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Da Beta, la dinamometrica rivoluzionaria e molto altro

Nell'anno del centenario, l'azienda brianzola presenta due importanti novità: la chiave dinamometrica che non richiede di essere scaricata e la linea d’arredo officina RSC50. Scopriamole assieme

Cento anni di successi

Se pensate che una chiave inglese sia “una chiave inglese punto e basta”, evitate di dirlo in presenza di Roberto Ciceri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Beta. Guida un’azienda che proprio quest’anno festeggia il centenario, è leader del settore degli utensili e delle attrezzature da lavoro per gli specialisti della meccanica, e vanta un fatturato di oltre 225 milioni di euro (ma prevede di chiudere il 2023 a 250 milioni di euro), ma soprattutto investe oltre il 3% di questo fatturato in Ricerca & Sviluppo, con una incidenza delle innovazioni di prodotto pari al 10%. 

Nel corso di questi 100 anni non è rimasta uguale a se stessa nemmeno la banale chiave inglese, progressivamente affinata e migliorata anno dopo anno: potete immaginare il resto, con lo sviluppo di prodotti all’avanguardia e sempre più evoluti. Una strategia rafforzata dalla acquisizione di Helvi S.p.A., uno dei nomi di spicco nel settore degli articoli professionali per la saldatura dei metalli. La costante ricerca di soluzioni all’avanguardia per venire incontro alle esigenze dei professionisti e la capacità di innovare anche in mercati all’apparenza statici sono le leve dello sviluppo strategico del nostro Gruppo – ha spiegato Ciceri illustrando la politica aziendale del Gruppo Beta – . Ritengo che gli investimenti in R&S siano non solo un’opportunità per crescere, ma anche una responsabilità per un Gruppo come il nostro che da ormai 100 anni si distingue per l’eccellenza dei propri prodotti. Il nostro Dipartimento Tecnico e R&S, il nostro laboratorio Qualità e il nostro Dyna Lab con le loro 34 persone sono la testimonianza concreta di quanto impegno mettiamo ogni giorno a garanzia della qualità dei nostri prodotti”. 

Proprio per questo il Dipartimento tecnico e R&S è uno dei centri di maggiore importanza, punto di riferimento per tutte le aziende del Gruppo. Lavora in sinergia con il Laboratorio Qualità per la progettazione di soluzioni, prodotti e materiali all’avanguardia sottoposti a rigorose procedure di analisi di controllo; in parallelo Beta Utensili è presente nel mondo del Motorsport, una sorta di ”secondo laboratorio” nel quale i prodotti vengono testati sul campo, e in maniera estremamente esigente. L’intenzione è proseguire su questa strada, Ciceri ha le idee chiare: “Guardiamo fiduciosi al futuro anche grazie alle sei acquisizioni completate negli ultimi cinque anni, di realtà tutte altamente specializzate e sinergiche rispetto al nostro business. L’ambizione del nostro Gruppo è di proseguire nella crescita, continuando a incarnare il valore di eccellenza italiana che ci distingue sul mercato e che ci consente anche di essere particolarmente attrattivi verso i migliori talenti, che sono il vero asset di punta per i nostri processi tecnologici e creativi”.  È in questo ambito che si inseriscono le ultime due novità lanciate dal Gruppo.

Due novità

La prima è la linea d’arredo officina RSC50. Un ambiente di lavoro che spicca per la ricercatezza delle finiture e l’attenzione ai dettagli, progettato per offrire versatilità, efficienza e flessibilità. Ne fa parte un piano di lavoro profondo 63 cm che può essere utilizzato per gli impieghi più gravosi ed è predisposto per il montaggio di una morsa; nei cassetti è possibile sistemare numerosi moduli porta utensili. La linea RSC50 propone combinazioni predefinite ma è possibile anche progettare ex novo la propria postazione scegliendo tra i moduli sottobanco, le sovrastrutture e i complementi d’arredo. Tutte le combinazioni possono essere ampliate o modificate anche successivamente. La personalizzazione si spinge fino alla possibilità di scelta del colore delle maniglie cassetti e all’illuminazione applicabile sotto i piani di lavoro e sotto i pannelli. L’altra novità è la chiave dinamometrica Beta 666 Zero-Reset e rappresenta un passo avanti rispetto a quanto si è visto fino ad ora. Il progresso sta nel fatto che garantisce il numero di cicli, la durata nel tempo e la precisione di serraggio richiesti dalla normativa senza la necessità di essere scaricata alla fine del ciclo di utilizzo. Tutte le altre chiavi dinamometrica vanno scaricate dopo l’uso per non perdere la necessaria tolleranza di taratura, qui se ne può fare a meno e questo esclude il possibile errore umano, perché l’operatore non è più tenuto a ricordare di effettuare l’operazione di scarico a fine giornata. Il risultato è stato ottenuto grazie all’impiego di materiali particolarmente performanti e all’applicazione di trattamenti termici speciali per la molla e i componenti del sistema di regolazione.  In più il nuovo utensile ha una precisione di serraggio ±3%, superiore alle indicazioni della norma UNI, e grazie all’aggiunta del nonio di regolazione alla scala graduata è possibile impostare frazioni di incremento fino al decimo di Nm.
Della Zero-Reset parleremo presto con un video dedicato.

 

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