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Il presidente di Honda parla ancora della RC-V stradale

Il presidente della Honda Takanobu Ito torna a parlare dell'attesissima moto stradale derivata dalla RC213V da MotoGP: "sarà una moto che riscriverà la storia". Intanto si moltiplicani le ipotesi su come potrà essere

Obbiettivo: riscrivere la storia delle moto sportive

A campionato MotoGP concluso e con il 2013 alle porte si torna a parlare della versione stradale della RC213V, moto attesissima e già anunciata dai vertici di casa Honda.Sarà un concentrato di tecnologia e prestazioni per pochi, una moto da gara con targa e fari, un concetto al quale Honda ci ha abituato dalla fine degli anni '80, come conferma il Presidente Takanobu Ito: "Dall'introduzione della RC30 nel 1987, le moto sportive Honda sono state apprezzate da un grande numero di fans. Con l'obbiettivo di creare un nuovo capitolo della storia del motociclismo, i nostri ingegneri stanno lavorando assieme allo sviluppo di una nuova supersportiva derivata dalla nostra tecnologia da MotoGP". È  l'ennesima conferma di un progetto ormai ben avviato, che, come le mitiche RC30 e RC45, sarà dotato di un motore V4. Kevin Cameron, informatissimo giornalista americano, ipotizza: "tutti i dettagli, dal forcellone alle pinze freno fino alla forcella, assomiglieranno alla MotoGP, potrebbe chiamarsi RC213B e sarà di sicuro qualcosa di sconvolgente. Mi aspetto grande tecnologia con strumenti TFT, piccoli fari LED, elettronica evoluta molto più delle attuali moto in produzione." Finora sono solo ipotesi, come il disegno qui sopra, una bella interpretazione di questa sportiva da sogno.
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herrduka
Sab, 12/08/2012 - 14:14
L'esempio più recente ci viene dalla Ducati Desmosedici RR versione stradale della MotoGp.........che dire, € 60.000. Non mi è mai capitato di leggere una prova completa che si potesse definire tale e soprattutto con dei rilevamenti prestazionali. Della NR 750 a pistoni ovali non è che si possa dire poi un gran bene. Queste moto finiscono col divenire un puro esercizio tecnologico, una summa delle soluzioni migliori di un casa, travasate, talora discutibilmente, dalle competizioni. Il tutto per pochi danarosi clienti, desiderosi di possedere un oggetto in più da sfoggiare. Io credo che le tecnologie sviluppate in gara, dovrebbero essere introdotte sulla grande produzione, a prezzi ragionevoli (non certo regalati), viva dunque la serie CBR RR 600, 900 e 1000 motociclette che sono state pensate per le gare e per l'utenza più normale, che hanno portato o diffuso più o meno grandi innovazioni (ammortizzatore elettronico rotativo di sterzo, nuove ed inedite geometrie della sospensione posteriore...), e che indiscutibilmente hanno maturato buoni fatturati. Non dimentichiamo altri marchi con GSX R, R1/R6, la 916. Le prestazioni devono essere il principale obiettivo, perchè parliamo di moto sportive, quindi destinate anche alla competizione. Le prestazioni, non la cavalleria, la velocità massima. Del resto negli ultimi dieci anni le supersport non hanno aumentato la velocità massima.......ma sono migliorate parecchio.
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46 Luca 58
Sab, 12/08/2012 - 14:21
Parole sagge..