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Dal 2005 al 2011 gli incidenti mortali sono calati del 29,3%

L'ultimo analisi dell'Asaps sui dati Istat evidenzia un calo degli incidenti mortali in moto dal 2005 al 2011, una dato positivo che ci fa ben sperare per il futuro

Motociclisti sempre più attenti alla sicurezza

Secondo uno studio dell'Asaps, realizzato basandosi su dati Istat, i motocilisti morti in incidenti stradali dal 2007 al 2011 sono stati 6.403 su un totale di 22.043 vittime della strada. Analizzando i dati anno per anno, si è scoperto che dalle 1.540 vittime del 2007 si è passati alle 1.088 del 2011: un calo del 29,3%, una brusca inversione di tendenza, visto che dal 2000 al 2005 la mortalità era aumentata del 9,2%. I dati del 2012 non sono ancora disponibili, ma i numeri raccolti finora dalla Polizia Stradale fanno sperare in un'ulteriore calo. Le campagne sulla sicurezza stradale, moto sempre più sicure e dotate di ABS e una maggiore utilizzo di abbigliamento tecnico sono tra i fattori che hanno portato a questo risultato. Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA ha dichiarato: “È chiaro che sui dati, ancora problematici, ci sono ampi margini di miglioramento e l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori è impegnata nella direzione della prevenzione della campagne di sensibilizzazione, che concorrono a raggiungere traguardi importanti. Questa inversione di tendenza testimonia che il nuovo concetto di mobilità inizia ad essere compreso da tutti i protagonisti della strada. La sicurezza è la nostra priorità, sia sotto il profilo normativo, sia per quanto riguarda la comunicazione. Ad esempio, con l’entrata in vigore della nuova Direttiva Patenti ci aspettiamo un miglioramento anche della formazione dei futuri centauri. Inoltre con le nostre pubblicazioni- il Libro Bianco, Eccellenza tecnologica e sicurezza della moto e Caschi e abbigliamento per la sicurezza delle due ruote – abbiamo voluto descrivere il settore e lo stato dell’arte proprio con l’intenzione di illustrare quanto è stato fatto e quanto ci sia da fare”.


Le assicurazioni non se ne accorgono?

Questi dati sono in contrasto con quanto sostengono le assicurazioni, che continuano ad aumentare i prezzi delle polizze perché i motociclisti sarebbero troppo indisciplinati. Addirittura, in un recente comunicato ANIA ha affermato: “In Italia gli incidenti stradali che coinvolgono i mezzi a due ruote causano un morto ogni 8 ore. Cifre che pongono il nostro Paese al primo posto in Europa per numero di centauri morti.” Queste parole sono già state confutate dall'ANCMA dati alla mano (ne abbiamo parlato qui), ora arrivano anche questi ultimi dati positivi. Chissà chele compagnie non decidano di aggiornarsi...

 
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