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Honda Dominator, l'usato giusto per l'estate. Pregi, difetti e cosa controllare

La Dominator è robusta, economica, comoda e se la cava anche in fuoristrada. La moto giusta da prendere senza svenarsi e pronta ad accompagnavi in vacanza con un semplice cambio dell'olio. Ecco tutte le dritte per evitare il bidone                
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Semplice ma di qualità

Se state pensando a una vacanza in moto da organizzare all'ultimo momento e senza spendere un patrimonio la Dominator è la scelta giusta. Finite le ferie avrete anche un'ottima tuttofare da usare ogni giorno. La Honda Dominator è spinta da un propulsore monocilindrico da 644 cm3 4 valvole, con prestazioni di tutto rispetto: 160 km/h di velocità massima, 0-100 km/h in 5 secondi e i 0-400 metri in poco più di 14 secondi. Buoni i consumi che si attestano intorno ai 18-20 km/l (15 km/l in città).
La Dominator è una moto molto affidabile: fedele al motto "quello che non c’è non si rompe" è priva di radiatori, ha il raffreddamento ad aria e sfrutta il telaio come serbatoio dell’olio e per abbassarne la temperatura. Contenuto il peso: circa 165 kg in ordine di marcia. Tra i suoi pregi ci sono senza dubbio la facilità d'uso, la versatilità (bene sia in autostrada, sia nell'off-road semplice) e soprattutto l'affidabilità. I difetti principali riguardano lo scarso spazio per il passeggero, le vibrazioni tipiche del monocilindrico e una velocità di crociera piuttosto bassa (110 km/h). Chi possiede una Dominator sa benissimo di doversi preoccupare di una sola cosa: mai farle mancare l’olio e soprattutto verificarne spesso il livello, anche ogni 500 km.
La manutenzione ordinaria è semplice: basta il proprio garage per eseguire le operazioni di cambio olio (circa 2,5 litri) e filtro ogni 3000 km, la verifica del filtro aria, della candela e le classiche operazioni di ingrassaggio catena.


Quale comprare

La Dominator è stata prodotta in tre versioni: la prima serie era dotata di un serbatoio meno capiente (13 lt) e di una sella leggermente corta. Le successive due serie sono dotate di un serbatoio più capiente, una sella più lunga e una rapportatura che privilegia gli spostamenti su strada (la prima serie prodotta nel biennio 1988-1989, oltre al comodo avviamento elettrico presentava anche il kick start).
La quotazione non va eseguita tenendo conto dell’età della moto (ormai la più recente ha 14 anni) ma dello stato di conservazione e del numero dei proprietari, in ogni caso si va dai 700 fino a un massimo di 2.000 euro, in caso di esemplare con pochi chilometri e perfettamente conservato.


 

Cosa controllare prima dell'acquisto

Innanzi tutto, la moto deve avviarsi a freddo senza particolari problemi o “rumori”. Bisogna verificare più volte il l’efficienza del motorino di avviamento perché la ruota libera tende a dare problemi con il passare degli anni (problema comune a tutte le serie).
Moto con oltre 50.000 km potrebbero avere la distribuzione da rifare e il monoammortizzatore "spompato". Controllare lo stato delle marmitte, non devono esserci ruggine o fori.
Se la moto presenta un minimo irregolare potrebbe essere la piccola centralina (posizionata sotto la carena anteriore) o il collettore di gomma del carburatore lesionato. La prima serie ha un collettore più lungo e più sensibile a questo difetto ed è stato modificato nelle serie successive.
Controllate che i ganci di tenuta delle carene siano integri, la loro rottura potrebbe essere segno di cadute.
Per iscrivere la Dominator al registro Storico FMI o ASI (e godere quindi delle agevolazioni su assicurazione e bollo), accertatevi che le grafiche e i pezzi siano relativi all’anno riportato sul libretto, nel dubbio si può verificare il modello cliccando qui.


 

Qualche consiglio per migliorarla

Se vi siete decisi per l'acquisto di una Dominator ecco alcuni piccoli interventi che potete fare per migliorarla: si può montare un terminale con collettori maggiorati per consentire al motore di "respirare" meglio, un cupolino modificato nell'inclinazione per migliorare il riparo aerodinamico, è possibile migliorare l'efficenza dell'impianto frenante, montando tubature in treccia metallica e sostituendo il disco con uno a margherita (più efficace anche nell'uso in fuoristrada). È possibile aumentare la misura della gomma posteriore portandola a una "più stabile" 140 (si riesce ad omologare a libretto). Per chi vuole fare del fuoristrada un po' più impegnativo consigliamo di montare delle pedane maggiorate che consentano un migliore appoggio nella guida in piedi. Per i viaggiatori, infine, immancabili la coppia di valigie laterali rigide, l'offerta per questo modello è ancora abbondante.

Si ringrazia per la collaborazione la community del sito www.dominator650.it (in particolare grazie a Orko555), se siete alla ricerca di dritte e consigli è da consultare assolutamente.
 

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PRINCIPE52
Mer, 01/09/2013 - 13:10
Ciao a tutti. Da tempo non sono più entrato nel sito di IN SELLA, e solo ora leggo l'articolo, gentilmente da voi pubblicato a seguito di miei contatti con la redazione e grazie alla collaborazione di Orko555. Ho un Domi del 2000, acquistato nel 2010 in ottime condizioni. Moto polivalente, facile da utilizzare e fedele compagna. Quoto in pieno l'articolo e ringrazio la redazione di IN SELLA per la disponibilità dimostrata Un saluto a Orko555 e a tutti gli amici del forum 650Dominator.