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Honda MotoGP torsiometro, ecco cosa è e a cosa serve

MotoGP news 2014: uno dei segreti di Marquez sarebbe il torsiometro, un “misterioso” marchingegno che renderebbe, secondo qualcuno, la Honda di Marc superiore alla concorrenza. In realtà non è proprio così, ma di sicuro il torsiometro contribuisce a rendere imbattibile la RCV. Ecco quello che si sa di questo strumento
Merito del torsiometro?
Tutta colpa di Marc Marquez… Ha vinto tutte le gare della MotoGp fin qui disputate e, inevitabilmente, tutti si chiedono quale sia il suo segreto. Il talento prima di tutto, ma un fuoriclasse ha anche bisogno di un’ottima moto per dare il meglio e quindi… i pettegolezzi sui segreti di Honda si sprecano. Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare del torsiometro, un “marchingegno” che avrebbe solo Honda e che, secondo qualcuno, come l’ex campione del mondo 250 Mario Lega, potrebbe spiegare il dominio Honda-Mrquez. È sempre difficile dire capire quanto pesino in una MotoGP la tecnica e quanto il fattore umano, ma altrettanto problematico è capire realmente a cosa serva il “miracoloso” torsiometro. In Honda, ovviamente, le bocche sono cucite, ma un’idea sul suo funzionamento è possibile farsela. Il torsiometro è stato sviluppato in ambito aeronautico (sarà un caso ma proprio in questi giorni la casa giapponese ha presentato il sui primo jet…), si tratta di uno strumento che permette di misurare il momento della coppia e la potenza. Sulla Honda MotoGP il torsiometro va ad integrare i sistemi di controllo, in particolare quelli che tengono a bada la trazione, è montato sull’alberino del cambio, ne rileva le variazioni che avvengono nella fase di torsione, tenendo così d’occhio in ogni istante la quantità di coppia erogata e il momento in cui questa è eccessiva e fa perdere pattinare la ruota posteriore. Il torsiometro fornisce misurazioni molto precise, permettendo di intervenire all’istante sul sistema di alimentazione con micro regolazioni che consentono di avere in ogni istante una trazione ottimale. Ecco spiegate le lamentele dei piloti Yamaha dello scorso anno (Rossi in particolare) che sottolineavano come Honda in uscita di curva riuscisse ad accelerare prima di quanto non fosse in grado di fare la M1. Ovviamente il torsiometro va a inserirsi nel pacchetto di elettronica Honda, uno dei più evoluti al momento e che sfrutta anche la tecnologia sviluppata col robot Asimo da cui ha preso i giroscopi che indicano alla centralina quanto è inclinata la moto nei 3 assi e contribuendo a loro volta alla gestione della potenza erogata.
 
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topomoto
Gio, 05/22/2014 - 10:07
Ma mi sembra somigliare al controllo di trazione che aveva la Ducati ai tempi di Stoner