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Honda, la moto che guida da sola è dietro l’angolo

Il sistema descritto da alcuni brevetti depositati da Honda combina telecamere, radar e LIDAR, le informazioni raccolte da questi dispositivi vengono elaborate da una serie di moduli informatici e possono determinare l’intervento su elementi come acceleratore, freni o sterzo
La moto a guida automatica, in grado di intervenire per evitare una caduta o un incidente, è sempre più vicina. Yamaha sta già sperimentando un sistema di assistenza allo sterzo controllato da radar (cliccate qui per saperne di più), su una moto da cross ufficiale che partecipa al campionato giapponese All Japan; Honda invece di recente ha registrato alcuni brevetti fantascientifici.

Ci aveva sorpresi già nel 2018
Già nel 2018 aveva presentato le concept bike Riding Assist e Riding Assist-e in grado di bilanciarsi da sole e restare ”in piedi” anche da ferme (qui la news e il video dimostrativo), oppure procedere a passo d’uomo senza nessuno alla guida grazie all’impiego di sensori, dispositivo di autosterzata, acceleratore e freno automatico. Il nuovo passaggio non prevede che la moto posso prendere il controllo assoluto, ma in caso di necessità possa assumere un elemento di controllo del pilota per evitare un incidente. Il sistema combina telecamere, radar e LIDAR (Light Detection And Ranging, impiega i laser per creare una mappa 3D virtuale dell'ambiente circostante); le informazioni raccolte da questi dispositivi vengono elaborate da una serie di moduli informatici e possono determinare l’intervento su elementi come acceleratore, freni o sterzo; quest’ultimo controllo si basa su un sensore di coppia ”magnetostrittivo” simile a quello Yamaha. Una videocamera rivolta verso il conducente e sensori di pressione inseriti nella sella, nelle impugnature del manubrio e nelle pedane valutano la distribuzione dei pesi e la postura del guidatore e del passeggero per considerare la loro influenza nel comportamento del veicolo, ci sono anche sensori di velocità, accelerazione e frenata, e il GPS.

Sopra il faro ecco alcuni dei sensori che gestiscono la moto

Semi-autonoma
In questo modo la motocicletta è semi-autonoma quanto le ultime auto di fascia alta e può offrire il controllo della velocità di crociera adattivo, l’assistenza al mantenimento della corsia, il cambio di corsia automatico e il superamento automatico di veicoli che procedono a bassa velocità. Il sistema è più complesso di quello delle auto perché deve tenere conto del fatto che la moto può modificare la posizione all’interno della stessa corsia, ma la guida autonoma è davvero dietro l’angolo. Se i patiti della guida hanno già i capelli dritti, però, possono tranquillizzarsi: nessuno toglierà loro il manubrio di mano, il sistema è calibrato in modo da intervenire solo in caso di necessità.
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Badalamoto
Ven, 05/27/2022 - 21:04
Manca solo insorgono sulle due ruote