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Harley-Davidson punta alla fasatura variabile?

La casa di Milwaukee sta lavorando su un sistema di bilanciamento del motore che incude la fasatura variabile delle valvole, una soluzione che potrebbe essere utilizzata sui motori delle piccole Sportster, così da omologarle Euro 5
In Harley-Davidson c’è aria di rinnovamento, la casa americana ha depositato il brevetto per un inedito motore con distribuzione a fasatura variabile, una soluzione tecnica utilizzata negli ultimi anni da altre case motociclistiche (BMW, Ducati e Honda in primis) per andare incontro alla necessità di contenere consumi ed emissioni soprattutto dei maxi propulsori. Ufficialmente, il brevetto non descrive un sistema di fasatura variabile delle valvole, quanto un sistema di bilanciamento dell'albero motore, al cui interno è previsto un sistema di “timing” dell’apertura delle valvole. È noto che l’harleysta è piuttosto conservatore e davanti alle innovazioni tende a storcere un po’ il naso, quindi questo potrebbe essere uno stratagemma di Harley-Davidson per far “digerire” al proprio pubblico la novità tecnica.

Pensato per le Sportster
Guardando bene i disegni, si nota come le aste che comandano le valvole dei cilindri non si trovino più tutte sul lato destro del motore, ma siano su entrambi i lati, così che ognuna agisca sulle rispettive valvole di aspirazione e di scarico. Andando nello specifico sull’inedito sistema di bilanciamento del motore, questo trasferisce il movimento dell’albero motore agli alberi a camme relativi alle valvole di aspirazione e scarico. Un ingranaggio mosso da quello dell'albero motore (ma grosso il doppio) gira in senso inverso e alla metà della velocità fungerebbe da gestore del timing delle valvole. in più, collegato a questo tramite una catena, c'è un altro elemento che dovrebbe fungere da equilibratore del motore. Quindi, l'unità di fasatura variabile delle valvole risulta essere una componente facente parte di tutto il sistema di equilibratura. Nonostante questo, la sua presenza porta certo dei vantaggi sia di ottimizzazione dell'erogazione di potenza e coppia ai diversi regimi di rotazione sia di riduzione dei consumi e delle emissioni nelle diverse fasi di utilizzo del motore.
Una soluzione tecnica che potrebbe tornare utile soprattutto pensando ai bicilindrici raffreddati ad aria di piccolo taglio che devono rispettare la nuova normativa Euro 5. Insomma, le Sportster, che in Italia hanno un discreto seguito, l’anno prossimo potrebbero arrivare nei listini europei di Harley-Davidson più "pulite" e sofisticate.
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