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Moto Guzzi California 1400: (quasi) pronta per la produzione

A cadenza regolare "saltano fuori" dalla rete  foto rubate su modelli non ancora in produzione. Questa volta tocca alla Moto Guzzi California 1400, che insieme alla BMW R 1200 GS è tra le più paparazzate di questi mesi. Gli scatti pubblicati da Anima Guzzista svelano ulteriori nuovi particolari        

Uno "spionaggio" iniziato a febbraio

Ancora foto rubate che riguardano la California 1400. Gli avvistamenti più o meno ufficiali della nuova custom italiana risalgono già da febbraio, quando durante la dealer convention di Montecarlo qualche "spia" ha diramato le prime foto della Guzzona. Poi, a marzo, durante la dealer convention di Miami, arrivano i primi scatti ufficiali: la 1400 viene immortalata assieme a tutto il "gotha manageriale" Piaggio e, in uno scatto, è ritratta persino con Max Biaggi, pilota  Aprilia SBK e ospite della convention.



Tra dubbi e certezze

La mancanza di informazioni non ha permesso di fugare i dubbi sulla scheda tecnica, eppure in queste foto qualche nuovo particolare balza all'occhio. Per la prima volta infatti la moto è fotografata smontata e si può notare il motore in tutta la sua interezza. Tra i particolari interessanti, ad esempio, si possono notare due fori sulle teste che potrebbero essere il segnale di una doppia accensione e l'alimentazione: abbiamo un sistema a iniezione monocorpo come sulla recente Guzzi V7. Il telaio resta in tubi ed è una doppia culla aperta che riprende un po' il disegno del telaio delle California "classiche": il mitico Tonti (progettato negli anni 70 dal direttore tecnico Lino Tonti). Il cruscotto invece presenta una linea retrò e al suo interno un quadro digitale. Fin qui niente di strano, se non fosse per la scritta "turismo" al suo interno che fa pensare a "qualcosa" di selezionabile, magari un sistema di sospensioni regolabili elettronicamente come quelle montate sulla Multistrada (meno probabile la presenza di mappature motore).



Listino accessori ricco

Confermati invece il design del fanale, la ruota fonica dell'ABS e i cerchi a raggi tangenziali (a Miami però, erano neri). Totalmente diversa invece la sospensione posteriore: al posto dell'unità ad aria compressa vista negli USA, qui compare un'unità a molla decisamente più tradizionale, probabile indizio di un listino accessori piuttosto ricco e corposo. Insomma, a poco a poco, il velo sulla nuova California sta per essere tolto: per fugare ogni dubbio però, non ci resta che attendere il prossimo EICMA, quando la nuova custom di Mandello farà il suo ufficiale "debutto in società".

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PaoloGo
Mer, 06/27/2012 - 21:19
.... muscolosa, classica, elegante..... da toccare subito!