Guy Martin la fa franca: niente multa anche se era a 290 km/h su strada con limite di 65 km/h
Multare Guy Martin per eccesso di velocità potrebbe suonare a molti come una barzelletta. Sfrecciare a oltre 290 km/h su un tratto di strada aperto alla normale circolazione e con limite fissato a 65 km/h è però tutt’altra cosa: nonostante quanto successo lo scorso aprile, la polizia dell’Isola di Man ha tuttavia deciso di non intraprendere azioni dei confronti del pilota
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Ti è andata bene, Guy
Qualche giorno fa, un articolo sul Sunday Times scritto dal pilota di road racing Guy Marin aveva attirato l’attenzione anche delle forze dell’ordine: il campione del Tourist Trophy aveva infatti raccontato di aver sfiorato i 300 km/h testando un’Aston Martin per la rubrica motori del giornale: “Ho visto i 290 km/h vicino a Sulby Straight, uno dei tratti più veloci del tracciato del TT, e l’auto non era ancora alla sua velocità massima”. Fin qui, due ruote in più a parte, nulla di eccezionale: il pilota infatti, si sa, è avvezzo alle altissime velocità. Il problema è sorto nell’apprendere che il tratto di strada percorso da Guy era uno di quelli aperti alla normale circolazione e, sopratutto, con limite di velocità fissato a 65 km/h. Naturale dunque che la polizia avesse aperto un’indagine in proposito e che parecchi lettori del giornale si fossero lamentati. A circa un mese di distanza dall’accaduto, le forze dell’ordine dell’Isola hanno però dichiarato che, in definitiva, il pilota non sarà legalmente perseguito per quanto fatto: l’ispettore Derek Flint ha infatti detto di aver chiesto consiglio al procuratore generale, concludendo di non aver intenzione di intraprendere ulteriori azioni nei confronti dello spericolato pilota, senza dare altre spiegazioni. Aggiungendo solo una ramazina generale: "Mentre ci avviciniamo TT 2015, vorremmo ricordare ai residenti e visitatori che la maggior parte delle nostre strade pubbliche sono disciplinati da limiti di velocità, che vengono rigorosamente applicate”, aggiungendo poi: “Dove non c'è limite di velocità superiore, gli utenti della strada devono sempre essere consapevoli che c'è una linea sottile tra ciò che è veloce e ciò che è pericoloso”. Nulla da dire l'Isola di Man è il posto giusto per chi vuole esagerare...
Qualche giorno fa, un articolo sul Sunday Times scritto dal pilota di road racing Guy Marin aveva attirato l’attenzione anche delle forze dell’ordine: il campione del Tourist Trophy aveva infatti raccontato di aver sfiorato i 300 km/h testando un’Aston Martin per la rubrica motori del giornale: “Ho visto i 290 km/h vicino a Sulby Straight, uno dei tratti più veloci del tracciato del TT, e l’auto non era ancora alla sua velocità massima”. Fin qui, due ruote in più a parte, nulla di eccezionale: il pilota infatti, si sa, è avvezzo alle altissime velocità. Il problema è sorto nell’apprendere che il tratto di strada percorso da Guy era uno di quelli aperti alla normale circolazione e, sopratutto, con limite di velocità fissato a 65 km/h. Naturale dunque che la polizia avesse aperto un’indagine in proposito e che parecchi lettori del giornale si fossero lamentati. A circa un mese di distanza dall’accaduto, le forze dell’ordine dell’Isola hanno però dichiarato che, in definitiva, il pilota non sarà legalmente perseguito per quanto fatto: l’ispettore Derek Flint ha infatti detto di aver chiesto consiglio al procuratore generale, concludendo di non aver intenzione di intraprendere ulteriori azioni nei confronti dello spericolato pilota, senza dare altre spiegazioni. Aggiungendo solo una ramazina generale: "Mentre ci avviciniamo TT 2015, vorremmo ricordare ai residenti e visitatori che la maggior parte delle nostre strade pubbliche sono disciplinati da limiti di velocità, che vengono rigorosamente applicate”, aggiungendo poi: “Dove non c'è limite di velocità superiore, gli utenti della strada devono sempre essere consapevoli che c'è una linea sottile tra ciò che è veloce e ciò che è pericoloso”. Nulla da dire l'Isola di Man è il posto giusto per chi vuole esagerare...
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