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Guida col telefonino: patente sospesa subito da uno a tre mesi

Il cammino in Senato del nuovo Codice della Strada è ripreso ma i tempi di approvazione sono ancora un punto di domanda. Il viceministro Nencini vuole quindi anticipare un pesante giro di vite per chi viene pizzicato con lo smartphone in mano
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In arrivo nuovo decreto
L'uso degli smartphone quando si guida è una fonte di distrazione pesante (per gli automobilisti) che sta causando un'impennata nelle statistiche della indidentalità. Questo comportamento è oggi punito con un’ammenda compresa tra i 160 e i 642 euro e meno 5 punti per la patente, la multa però scende a soli 112 euro pagando entro i 5 giorni dalla notifica. Decisamente pochi, visto il costante aumento dell’infrazione: secondo i dati della Stradale e dell’Ania, la percentuale degli incidenti provocati dall’uso di smartphone è infatti cresciuta negli ultimi anni, toccando oggi quota 20% sul totale. “Siamo di fronte a una vera e propria emergenza - mette in guardia il direttore nazionale della Polizia Stradale Giuseppe Bisogno, che spiega - c’è un’intera generazione che arriva alla guida abituata a usare il cellulare da quando aveva 11, 12 anni e continua a farlo anche al volante, senza alcuna cautela”.
E così, un po’ come successo per l’omicidio stradale, introdotto lo scorso anno con decreto legge ad hoc, il governo sarebbe intenzionato di accelerare approvando un pesante inasprimento delle pene, così come previsto nel Nuovo Codice della Strada che è al momento all'esame del Senato (senza tempi certi sulla sua approvazione). “Il cammino del nuovo codice della strada - ha annunciato il viceministro dei Trasporti Riccardo Nencini - è finalmente ripreso al Senato, dov’era rimasto fermo per la mancata copertura finanziaria di alcune voci. Ora è ripartito, ma abbiamo fatto una considerazione: potremmo intervenire con un decreto già a maggio, per anticipare quelle che sono le due grandi emergenze da affrontare il più rapidamente possibile”. L’intenzione è quella di prevedere la sospensione della patente da uno fino a tre mesi già alla prima violazione (oggi la sospensione è prevista solo in caso di recidiva). La seconda grande emergenza citata da Nencini, si riferisce invece ai mezzi pesanti, soprattutto a quelli provenienti dall’estero, che non rispettano le leggi: il Ministero ha annunciato interventi rapidi, come l’inasprimento delle pene e l’istallazione di nuovi tutor sulle tratte a maggior rischio. “Saranno anche modificate - aggiunge Nencini - le norme che regolano la circolazione dei veicoli stranieri e a chi non rispetta le convenzioni internazionali cui l’Italia aderisce sarà interdetto all’ingresso nel Paese”. 

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