Garelli ritorna con il Ciclone elettrico
Riparte dal Ciclone elettrico l’avventura dello storico marchio lombardo. Un modello ispirato al celebre “motorino” degli anni Ottanta, ma con motore Bosch nel mozzo della ruota posteriore e batterie Samsung da 2 kWh per un'autonomia a zero emissioni di 120 km. Quattro le versioni in gamma: Dark, Passion, Sport e Scout
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Ci sono pure le e-bike
Lo storico marchio fondato da Adalberto Garelli nei primi del Novecento potrebbe rivivere in veste elettrica. Dopo varie vicissitudini che hanno portato alla messa in liquidazione nel 2011, l’azienda è stata recentemente rilevata in “affitto” dalla Armony, produttore di bici a pedalata assistita intenzionato a definire in tempi brevi l'acquisto del marchio. In attesa dell’ufficializzazione della nuova proprietà, a EICMA sono stati svelati i piani per il rilancio: si ripartirà da uno dei ciclomotori più noti della produzione degli anni Ottanta, il Ciclone. La variante moderna riprende lo stile dell’antenato con il telaio "tubone" in alluminio, optando però per gomme piccole (13”) e larghe. A cambiare, naturalmente, è il "cuore": al posto del motore da 50 cm3 ci sono ora batterie Samsung da 2 kWh che si ricaricano in 4 ore, consentendo fino a 120 km di autonomia in modalità Eco (100 km in Tour e 80 km in Sport). Il motore invece è Bosch posizionato nel mozzo della ruota posteriore, ha una potenza di 1,5 kW con il “picco” che arriva a 2,3 kW ed è programmato per limitare la velocità entro i limiti di legge previsti per i ciclomotori: 45 km/h. Moderna la dotazione che prevede fari a Led, freni a disco e ammortizzatore Paioli, dotato di regolazione del precarico. Il ciclomotore arriverà in quattro versioni: Dark, Passion, Sport e Scout, con quest’ultima impreziosita da doppia sella, borsa laterale, cupolino in alluminio, particolari in pelle e pneumatici tassellati. Ad affiancare il Ciclone nella gamma Garelli ci saranno delle bici a pedalata assistita di diversa tipologia: city bike, trekking e offroad, dotate di kit Bosch o dell’italiana Oli.
Lo storico marchio fondato da Adalberto Garelli nei primi del Novecento potrebbe rivivere in veste elettrica. Dopo varie vicissitudini che hanno portato alla messa in liquidazione nel 2011, l’azienda è stata recentemente rilevata in “affitto” dalla Armony, produttore di bici a pedalata assistita intenzionato a definire in tempi brevi l'acquisto del marchio. In attesa dell’ufficializzazione della nuova proprietà, a EICMA sono stati svelati i piani per il rilancio: si ripartirà da uno dei ciclomotori più noti della produzione degli anni Ottanta, il Ciclone. La variante moderna riprende lo stile dell’antenato con il telaio "tubone" in alluminio, optando però per gomme piccole (13”) e larghe. A cambiare, naturalmente, è il "cuore": al posto del motore da 50 cm3 ci sono ora batterie Samsung da 2 kWh che si ricaricano in 4 ore, consentendo fino a 120 km di autonomia in modalità Eco (100 km in Tour e 80 km in Sport). Il motore invece è Bosch posizionato nel mozzo della ruota posteriore, ha una potenza di 1,5 kW con il “picco” che arriva a 2,3 kW ed è programmato per limitare la velocità entro i limiti di legge previsti per i ciclomotori: 45 km/h. Moderna la dotazione che prevede fari a Led, freni a disco e ammortizzatore Paioli, dotato di regolazione del precarico. Il ciclomotore arriverà in quattro versioni: Dark, Passion, Sport e Scout, con quest’ultima impreziosita da doppia sella, borsa laterale, cupolino in alluminio, particolari in pelle e pneumatici tassellati. Ad affiancare il Ciclone nella gamma Garelli ci saranno delle bici a pedalata assistita di diversa tipologia: city bike, trekking e offroad, dotate di kit Bosch o dell’italiana Oli.
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