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#FORUMAutoMotive: il Ministro Cingolani parla di mobilità, idrogeno e nucleare

Il Ministro della Transizione, Roberto Cingolani, è intervenuto al #ForumAutomotive parlando di idrogeno e nucleare applicati alla mobilità. Servirà aumentare gli sforzi per arrivare a un risultato, ma: “Abbiamo abbastanza tempo per recuperare parte del terreno perso in questi anni"
La transizione secondo Cingolani
Intervenuto al ForumAutomotive in corso in questi giorni presso l'Hotel Melià di Milano, il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha assicurato che la decarbonizzazione ci sarà se verranno rispettate le tappe previste dall'agenda. Nel dibattito moderato dal giornalista Pierluigi Bonora il ministro ha sottolineato che si sta lavorando bene ma non ci si deve basare, per la transizione, solo sugli incentivi: "Per accelerare la transizione non si può pensare di avere incentivi a ripetizione. Quello che serve per la decarbonizzazione sono aiuti strutturali, non del tipo stop & go come avvenuto di recente”. Riguardo al programma di decarbonizzazione ribadisce che la via è segnata: “L’agenda prevede tappe forzate che prevediamo di rispettare puntualmente e senza strafare, perché non si può correre una maratona al ritmo dei 100 metri”. Sul nucleare invece, tornato prepotentemente d'attualità spiega: “Il nucleare pulito, quello di quarta generazione al quale stanno lavorando le grandi nazioni, va tenuto presente come alternativa alle energie rinnovabili. Sono tecnologie in fase di sviluppo, dobbiamo guardarci dentro, anche se sarà difficile che possa diventare una realtà entro i prossimi 10 anni. Possiamo contare su nuove tecnologie che danno sicurezza: utilizzano materiali diversi dall’uranio ed effettuano il raffreddamento con minerali, non con acqua. Senza dimenticare che potrebbero assicurare la produzione di 350 megawatt in una centrale dalle dimensioni di un container, per questo non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuna tecnologia”.
Il ministro è quindi tornato sul focus di #FORUMutoMotive, dal titolo “Troppi blablabla sulla mobilità green, occorrono più realismo e trasparenza. E meno azzardi”. È questo il tema sul quale Roberto Cingolani ha saputo fornire rassicurazioni ai rappresentanti della filiera automotive: “Abbiamo abbastanza tempo per recuperare parte del terreno perso in questi anni - ha puntualizzato - senza trascurare la leadership che l’Italia ha in questo settore. La lungimiranza paga, come sta dimostrando la Cina, e noi stiamo lavorando su più fronti, partendo dall’investimento di 3,2 miliardi di euro riservati alla ricerca sull’idrogeno verde. Nelle scelte che ci aspettano, dobbiamo metterci nei panni della persona comune, perché un conto è vivere in una grande città, un altro è abitare in un posto nel quale non esistono tutti i servizi delle metropoli. L’elettrico è obiettivamente utile sulle piccole tratte; il problema non dipende dalle auto, ma dalle infrastrutture”.
Riguardo alla transizione, non potrà essere, secondo il ministro, troppo brusca: “Dobbiamo aiutare con gli incentivi chi non può fare autonomamente il salto, consentendogli di passare oggi alle auto omologate Euro 6. Questo avrebbe effetti positivi sulla decarbonizzazione, ma è importante fermare il mercato di auto di terza o quarta mano che finiscono in altri Continenti, trasferendo il problema in aree geografiche diverse. La transizione è importante - ha concluso Cingolani - ma dovremo farlo solo con idee chiare, tenendo presente che si dovrà continuare ancora a lungo a produrre componenti per le auto convenzionali anche e soprattutto allo scopo di evitare che milioni di famiglie rimangano in mezzo a una strada”.
 
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