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Fase 2, Beta riaccende i motori

La Casa fiorentina ha annunciato la riapertura in modo graduale dello stabilimento di Rignano sull’Arno. Nel rispetto di tutte le normative, la produzione potrà ricominciare per tutti i modelli in gamma
Beta ripare
È cominciata la tanto attesa Fase 2. Dopo settimane di chiusure, in molti sono tornati al lavoro e le industrie hanno riacceso i motori. Tra queste anche Beta, ferma, come tutti, ormai da un pezzo. A partire da mercoledì 6 maggio, l’azienda riavvierà infatti la macchina produttiva, pur con un organico ridotto e nel rispetto del rigido protocollo di sicurezza stabilito durante i giorni scorsi dal Governo.
Durante la fase più difficile dell’emergenza sanitaria, lo ricordiamo, la Casa toscana aveva come molte altre aziende - la maggior parte - sospeso la sua produzione, rimanendo aperta, con uno staff di emergenza, solo per garantire la fornitura di ricambi. A partire da questa settimana, Betamotor ha però annunciato l’intenzione di riorganizzare il proprio assetto produttivo così da realizzare le sue prime produzioni post-COVID-19. Ovviamente, tutto sarà graduale e condotto nel pieno rispetto delle normative di sicurezza che, tra le tante cose, prevedono la dotazione per tutti i dipendenti di dispositivi di protezione, il distanziamento - dove possibile - dei lavoratori e la sanificazione di tutti gli ambienti lavorativi.
Il riavvio sarà graduale anche per seguire la domanda dai vari mercati che,  per ovvie ragioni, si è drasticamente ridotta. Beta ha fatto sapere che, anche se in quantità più contenute, saranno comunque prodotti tutti i modelli della gamma e, sul finire di maggio, arriverà anche il nuovo XTrainer a fare da apripista ai MY21.
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