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F1, addio a Mario Poltronieri voce storica del circus

Mario Poltronieri, si è spento a 87 anni nella sua casa di Milano, dopo una breve malattia. La sua voce ha accompagnato per decenni gli appassionati di Formula1, raccontando imprese e rivalità dei più grandi campioni del mondiale
Se ne va una voce storica
Mario Poltronieri è morto all'età di 87 anni, dopo una breve malattia, nella sua casa di Milano. Il giornalista Rai ha un posto importante nel cuore degli appassionati di motori, perché ha accompagnato le imprese dei più grandi piloti della Formula1 dagli anni 70 fino alla metà degli anni 90. Testimone di duelli e rivalità entrate nella storia, come quella tra Senna e Prost, ha vissuto l'epopea di una F1 che, dagli anni 70, ha cominciato a crescere vorticosamente, fino a monopolizzare il mondo dei motori.
La sua carriera come telecronista è terminata (con la pensione) nel 1994, quando Michael Schumacher vinse il primo dei suoi sette mondiali e diede inizio alla sua splendida carriera. Prima di diventare cronista, Poltronieri ha avuto una carriera da pilota e collaudatore Abarth, con la casa dello Scorpione ottenne anche alcuni record di velocità nella sua pista di Monza. Negli anni 60 è entrato in Rai e, dopo una prima esperienza come cronista del baseball, ricoprì il ruolo che lo rese celebre per oltre 30 anni. La sua voce e il suo modo di raccontare le gare hanno fatto scuola tra i cronisti e la sua conoscenza delle gare, maturata sul campo come pilota, ha garantito racconti puntuali e pertinenti. La sua vita privata invece è stata caratterizzata da alcune passioni curiose, oltre alle gare, aveva un particolare amore per le armi (non perché fosse un guerrafondaio, piuttosto era un amante della teconologia balistica) e per i coccodrilli. A breve verrà comunicata la data del funerale che si terrà a Milano, sua città natale. 

 
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