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EICMA 2023 - Honda CBR500R, il vestito che fa la differenza

Balza all’occhio il nuovissimo styling con una carenatura ispirata alla Fireblade e nuovi gruppi ottici a LED, mentre il motore bicilindrico da 471 cm³ è rimasto lo stesso ma sono cambiate le mappature

La principale novità della CBR500R è quella che salta subito all’occhio: il nuovissimo styling con una carenatura chiaramente ispirata alla Fireblade e nuovi gruppi ottici a LED. Un intervento decisamente riuscito che dà fascino alla supersportiva entry Level della Casa di Tokyo, accompagnato da altri dettagli significativi. Sono nuovi il display TFT da 5” con tre modalità di visualizzazione, la connettività per smartphone che consente anche la navigazione passo-passo, e l’ESS (Emergency Stop Signal) per la segnalazione della frenata di emergenza.

Sportiva per tutti

Non è una moto impegnativa: in ordine di marcia pesa 191 kg, uno in meno della versione precedente, e ha la sella a soli 785 mm da terra, misura che certamente non richiede le gambe di un corazziere.

Il telaio in tubi d’acciaio ha struttura a diamante e impiega il motore come elemento stressato. Non è cambiato rispetto al modello precedente, così come non sono cambiate le sospensioni acquisite già nel 2022: forcella rovesciata Showa SFF-BP con steli di 41 mm Ø e forcellone a due bracci con sistema Pro-link, controllato da un solo ammortizzatore regolabile nel precarico molla su cinque posizioni. Scelte tradizionali pure per l’impianto frenante: davanti due dischi di 296 mm Ø con pinze Nissin a quattro pistoncini ad attacco radiale, dietro un disco di 240 mm Ø con pinza a singolo pistoncino; i cerchi a cinque razze sdoppiate montano pneumatici rispettivamente 120/70-R17 e 160/60-R17.

Motore confermato

Anche il motore è rimasto lo stesso, ma sono cambiate le mappature. Il bicilindrico parallelo a otto valvole di 471 cm³, ha misure di alesaggio e corsa 67 x 66,8 mm. La distribuzione è a doppio albero a camme in testa comandata da catena silenziosa e l’albero a gomiti ha le manovelle a 180°. Il raffreddamento è a liquido. Gli interventi sull’elettronica hanno permesso di incrementare il tiro fra i 3000 e i 7000 giri/minuto ma la potenza massima è rimasta di 35 kW (48 CV) a 8600 giri/minuto, con una coppia di 43 Nm a  6500 giri/minuto. Il massimo consentito per guidarla con patente A2.

Il cambio a sei rapporti è accoppiato a una frizione assistita multidisco in bagno d’olio con antisaltellamento.

Manco a dirlo, colorazioni e grafiche sono legate al family feeling della famiglia CBR: Grand Prix Red e Matt Gunpower Black Metallic. Per chi si vuole sbizzarrire sono disponibili come optional anche due kit, il Racing Pack e il Comfort Pack, composti da accessori in un caso sportivi e nell’altro ”quotidiani”, acquistabili anche separatamente.

 

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