E-bike: poker di novità per Bikel
Il produttore trevisano allarga la gamma con quattro modelli destinati a differenti tipologie di biker. Per le signore che desiderano muoversi in città c’è l’elegante city bike Lady con motore Olieds, per gli “scalatori” dei passi alpini la bici da corsa RP-1, mentre per gli amanti dell’offroad ci sono due mountain bike, la HP-1 e la FP-1, tutte equipaggiate con kit Polini E-P3 con accumulatori da 500 Wh
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Green Planet
Stile e qualità artigianali
Sono quattro le novità di Bikel, il produttore artigianale di Gaiarine (TV), esposte a Eicma: una cittadina, un’eRoad e due mountain bike. La city è la Lady, modello con telaio a scavalco basso pensato per un pubblico femminile che conserva lo stile sobrio e raffinato tipico per costruttore trevisano. A cambiare rispetto alle sorelle di gamma, equipaggiate con il kit Polini E-P3, è il sistema elettrico costituito dal motore italiano Olieds M01 nel movimento centrale e da accumulatori Ansmann integrati nel telaio da 460 Wh. Non comunicata l’autonomia, anche se dovrebbe essere ampiamente sufficiente per le escursioni urbane. Finiture e componenti sono di qualità, come confermano la presenza di sella e manopole della Brooks, i freni Tektro Auriga con dischi da 160 mm e la forcella ammortizzata Suntour Nex. Il cambio è lo Shimano Acera a 9 velocità, i cerchi invece sono nell’inusuale misura, per una city, di 27,5”. La Bikel Lady pesa 24 kg e costa 2.700 euro. La eRoad è l’RP-1, dotata di forcella in carbonio, telaio in alluminio e cerchi da 28”. Il kit, come detto, è il Polini E-P3 con cinque modalità di assistenza con supporto variabile tra il 30 e il 400% della forza impressa sui pedali e con batterie da 500 Wh che dovrebbero assicurare circa 200 km di autonomia. Due le varianti proposte, entrambe con freni a circuito idraulico da 160 mm e doppia corona anteriore, abbinata al Tiagra 4700 GS a 10 velocità sulla “+” e all’Ultegra 8000 GS a 11 rapporti sulla “++". Cambiano diverse componenti, come manubrio, sella, cerchi e copertoni che riducono il peso di 16,2 kg della “+” fino ai 15,5 kg della “++”, dieta che si paga con un esborso di 4.199 euro anziché di 3.599 euro. Le due mountain bike sono la “front” HP-1 e la “full” FP-1, entrambe disponibili nella doppia configurazione “+” e “++”. La hardtail base costa 3.500 euro e ha cerchi da 27,5x2,25”, forcella da 120 mm, freni con dischi da 180 mm e cambio Deore a 10 rapporti. La top di gamma pesa 18,5 kg anziché 19,5, malgrado il cerchio anteriore da 29”. A cambiare sono diverse componenti, come il cambio Deore XT a 11 rapporti, il disco anteriore da 203 mm e il reggisella in carbonio. Un chilo di differenza di peso (21 e 22 kg) distingue pure le due FP-1 con ruote da 27,5x2,6”, con la “+” proposta con forcella da 150 mm, cambio a 10 velocità e dischi da 203/180 mm e la “++” con ammortizzazione anteriore da 160 mm, trasmissione XT a 11 marce e freni da 220/203 mm. La differenza di prezzo, 4.290 e 5.790 euro, è giustificato dalla presenza di componenti di livello superiore sulla “++”, quali le sospensioni Suntour Durolux 36 Air Boost RLR all’anteriore e Triair Trunnion al posteriore.
Sono quattro le novità di Bikel, il produttore artigianale di Gaiarine (TV), esposte a Eicma: una cittadina, un’eRoad e due mountain bike. La city è la Lady, modello con telaio a scavalco basso pensato per un pubblico femminile che conserva lo stile sobrio e raffinato tipico per costruttore trevisano. A cambiare rispetto alle sorelle di gamma, equipaggiate con il kit Polini E-P3, è il sistema elettrico costituito dal motore italiano Olieds M01 nel movimento centrale e da accumulatori Ansmann integrati nel telaio da 460 Wh. Non comunicata l’autonomia, anche se dovrebbe essere ampiamente sufficiente per le escursioni urbane. Finiture e componenti sono di qualità, come confermano la presenza di sella e manopole della Brooks, i freni Tektro Auriga con dischi da 160 mm e la forcella ammortizzata Suntour Nex. Il cambio è lo Shimano Acera a 9 velocità, i cerchi invece sono nell’inusuale misura, per una city, di 27,5”. La Bikel Lady pesa 24 kg e costa 2.700 euro. La eRoad è l’RP-1, dotata di forcella in carbonio, telaio in alluminio e cerchi da 28”. Il kit, come detto, è il Polini E-P3 con cinque modalità di assistenza con supporto variabile tra il 30 e il 400% della forza impressa sui pedali e con batterie da 500 Wh che dovrebbero assicurare circa 200 km di autonomia. Due le varianti proposte, entrambe con freni a circuito idraulico da 160 mm e doppia corona anteriore, abbinata al Tiagra 4700 GS a 10 velocità sulla “+” e all’Ultegra 8000 GS a 11 rapporti sulla “++". Cambiano diverse componenti, come manubrio, sella, cerchi e copertoni che riducono il peso di 16,2 kg della “+” fino ai 15,5 kg della “++”, dieta che si paga con un esborso di 4.199 euro anziché di 3.599 euro. Le due mountain bike sono la “front” HP-1 e la “full” FP-1, entrambe disponibili nella doppia configurazione “+” e “++”. La hardtail base costa 3.500 euro e ha cerchi da 27,5x2,25”, forcella da 120 mm, freni con dischi da 180 mm e cambio Deore a 10 rapporti. La top di gamma pesa 18,5 kg anziché 19,5, malgrado il cerchio anteriore da 29”. A cambiare sono diverse componenti, come il cambio Deore XT a 11 rapporti, il disco anteriore da 203 mm e il reggisella in carbonio. Un chilo di differenza di peso (21 e 22 kg) distingue pure le due FP-1 con ruote da 27,5x2,6”, con la “+” proposta con forcella da 150 mm, cambio a 10 velocità e dischi da 203/180 mm e la “++” con ammortizzazione anteriore da 160 mm, trasmissione XT a 11 marce e freni da 220/203 mm. La differenza di prezzo, 4.290 e 5.790 euro, è giustificato dalla presenza di componenti di livello superiore sulla “++”, quali le sospensioni Suntour Durolux 36 Air Boost RLR all’anteriore e Triair Trunnion al posteriore.
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