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E-bike: le city e le trekking di Cosmo Bike

Sono molte le novità con la “scossa” viste a Verona, ecco una panoramica delle migliori proposte per pedalare in città, per escursioni nella natura, per viaggi e per lavoro. Da segnalare la crescita delle bici da corsa a pedalata assistita, alcune con kit invisibili
Made in Italy di pregio
Più di 60.000 visitatori, oltre 11mila bike test svolti e tanto interesse. Malgrado l’assenza di qualche espositore (erano comunque più di 350) e spazi più contenuti rispetto al 2016, la terza edizione del Cosmo Bike Show non ha deluso i presenti. Molte le novità con denominatore comune, per altro prevedibile: l’integrazione. A farla da padrona è stato il nuovo sistema di Bosch con batterie PowerTube da 500 Wh da “nascondere” nel tubo obliquo del telaio, visto su numerose e-bike, soprattutto MTB. Le novità più eclatanti in tema di kit sono firmate Continental e Polini. Il marchio tedesco ha esposto per la prima volta il sistema 48V Revolution con motore con cambio automatico regolabile integrato e batterie integrate o semintegrate da 450, 500 e 600 Wh. Un sistema evoluto che include comandi alla manopola e display con Bluetooth per collegamento a smartphone. Il kit Polini EP-3, come annunciato, è stato portato al debutto da tre artigiani italiani. Con ottimi risultati. La FM Bike ha affascinato con la MTB front Bulldozer (4.200 euro circa) e con due bici da corsa da 13,5 kg, l’Excalibur E-Road (4.200 euro) e Hellfire (4.400 euro). Avio Bike ha omaggiato l’aeronautica con tre e-bike ispirate ad aerei, labici da corsa Zero (Mitsubishi A6M), la gravel C172 (Cesna) e la MTB PA28 (Piper). I prezzi variano da 3.700 e 4.000 euro per le versioni standard, ma le personalizzazioni sono infinite. Elegantissime le Bikel firmate da design di fama internazionale e impreziosite da accessori di qualità come le selle Brooks. I modelli EP-3 sono la Urban (da 3.500 euro) e la Weekender, una gravel con cambio a 10 rapporti con doppia corona anteriore. Legato al mondo delle moto è pure il debutto delle e-bike Kawasaki realizzate in collaborazione con la Merida tra le quali spiccavano una MTB full suspension e due trekking con telaio da uomo e da donna. Il record per l’integrazione, però, va a due marchi poco noti con le loro bici da corsa in carbonio con batterie nascoste nel tubo obliquo e motore inserito in quello verticale. A proporle, a caro prezzo, sono l’ungherese Epowers e l’italiana Bhoss. La prima ha in gamma un modello (pesa circa 10 kg) con motore da 240 W (ma c’è una variante da 500 W con limite di 80 km/h) con tre livelli di assistenza (60, 120 e 240 W) e batterie al litio o al LiPo da 130 o 180 Wh che fornisce supporto variale dai 30 ai 200 minuti. Costa circa 12.000 euro, più dei 10.900 necessari per la Wind Star dell’azienda di Empoli. Un e-bike con motore Vivax da 200 W e batterie da 420 Wh per “una grande autonomia”. Il premio del modello più affascinate va, però, alla Pininfarina E-voluzione con linee seducenti, telaio e cerchi in carbonio, GPS integrato, cambio NuVinci Harmony a cambiata a variazione continua automatica. Realizzata con Diavelo, ha kit con motore Brose, batterie Panasonic da 500 Wh e schermo a colori sul tubo obliquo. Le news italiane di pregio sono molte. La Wilier Triestina ha attirato con la Gravel (3.700 euro) con forcella in carbonio e sistema Shimano Steps E8000 e ha allo studio una bici da corsa elettrica con peso inferiore ai 12 kg, che però non dovrebbe essere svelata prima del 2018. Per le ciclo evasioni c’è pure l’Atala B-Tour XLS (3.499 euro), modello da viaggio con sistema Bosch Performance e batterie da 500 Wh, display Nylon a colori e componenti di qualità, come la forcella Rock Shox Paragon RL R da 50 mm e il cambio posteriore Shimano XT a 10 velocità. L’Armony Milano (1.429 euro) ha sedotto con il look originale agevolato dall’inserimento del motore nel mozzo posteriore e nascondendo gli accumulatori da 468 Wh nel telaio. Curioso l’impianto luci posteriore ad alta visibilità, con una lampadina nel reggisella e due integrate nel carro posteriore. Linee pulite e sportive per la Zeroundici, migliorata in alcuni particolari (forcella in carbonio, luci integrate nel tubo sella, ecc.) e ora disponibile nelle varianti ZS a rapporto unico, ZR con cambio a 7 velocità e ZX, una crossover dedita al comfort. Pesano circa 15 kg e si possono arricchire con diversi accessori. È urban sportiva pure la XP D9.1 S, e-bike con motore da 45 Nm nel mozzo dietro, accumulatori da 420 Wh nel portapacchi, cerchi da 28x2”, freni idraulici e display LCD multifunzione. Dell’azienda di Livorno citiamo pure la D9.2 con unità Brose e il progetto per realizzare un nuovo motore centrale da 80 Nm, l’MD9, che potrebbe essere presentato nel 2018. Nutrito di novità lo stand della Five (Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici), con il marchio Italwin a esporre le Trail da trakking con motore posteriore o centrale Five (2-2.200 euro), la Wayel la cittadina entry level Vento Plus con display LCD e freno anteriore a disco e la Momodesign con la Trekking e le Urban (uomo e donna) con batterie da 420 Wh nel tubo verticale e kit della stessa Five. La prima ha forcella ad aria, cambio a 9 velocità e costa circa 3.000 euro, la seconda è venduta prezzo simile con forcella mono e cambio Alfine a 7 marce all’interno del mozzo posteriore. Andando all'estero, in assenza della nuova Stromer ST5 presentata a Eurobike, i visitatori di Verona si sono dovuti accontentare della ST1 e ST2, quest’ultima pure nella versione Limited Edition (7.690 euro) con display a colori touch screen, Gps e antifurto, accessori Brooks e il sistema Syno con motore posteriore da 500 W, velocità da 45 km/h e batterie da 984 Wh per autonomie fino a 180 km. La Stevens ha stupito con la gamma E-Tour e, in particolare, con la E-Triton Luxe (3.869 euro), modello raffinato con sistema Performance CX, batterie integrate da 500 Wh e ciclocomputer con navigatore Nyon. I cerchi sono da 28”, la forcella SR Suntur da 63 mm, il cambio lo Shimano Deaore XT a 10 rapporti, il peso di 25 kg. Disponibile anche nelle varianti da 45 km/h (4.069 euro) e in quelle con allestimenti di livello più basso, la PT5 (3.559 euro) e la base con unità Performance (3.359 euro). Alla stand della tedesca Ebike l’attrazione principale era la Rodeo Drive (2.995 euro), urban dalle linee pulite con motore Bosch Active Plus da 50 Nm e accumulatori PowerTube. Ha cambio a 9 rapporti e freni a disco idraulici. Novità di interesse si sono viste anche in casa Conway con la eUrban (da 2.500 euro) e la eTrekking da (2.000 euro) con diversi disegni di telaio e motorizzate Bosch Performance o CX e buona la qualità delle componenti in relazione al prezzo. Punta sulla stile retrò l’australiana Revobike, importata in Italia dalla Raks, con due modelli ispirati alle moto degli anni Trenta, la Greaser (2.499 euro) e la Oldcracker. Hanno motore posteriore con potenza di picco di 350 W, 5 livelli di assistenza, accumulatori nel “serbatoio” da 468 Wh (50 km l’autonomia), ruote balloon da 26” e sellino e manopole in pelle. A Verona c’erano anche produttori con proposte più accessibili. La I-bikes, ad esempio, ha in gamma la pieghevole i-Fold a 799 euro, la City I-1D a 800 euro, la Urban dal look alla moda da 1.490 euro. Listini simili si hanno per la Devron e la BBF, marchi con una vasta gamma di city bike. Nelle nicchie di mercato, la più curiosa è un tandem della Bressan, artigiano veronese che ha esposto una due posti con motore nel mozzo posteriore e batterie da 500 Wh (è comunque possibile montarne una supplementare), cambio a 30 rapporti e freni a disco adeguati alla massa. Poche le pieghevoli, se non quelle già note e un interessante prototipo di KTM, la Macina Fold con motore centrale e batterie integrate che potrebbe debuttare nel 2018. Peccato l’assenza nello stand Brompton, specialista delle pieghevoli, della versione elettrica sviluppata in collaborazione con il team Williams di Formula 1. Viceversa, ha debuttato Flebi con la Jet e la Supra 2.0, la prima con cerchi da 20”, cambio a 6 velocità e peso di 17,2 kg, la seconda con ruote da 16”, trasmissione a 3 rapporti e peso di 16,5 kg. Tra le concept bike c’erano diverse cargo, due esposte da Atala, ma il loro futuro rimane incerto. Più concreto è il progetto Five  Cargoo che darà vita a una famiglia di cicli da trasporto. Tre i modelli esposti in fiera, la Manhattan dall’aspetto agile con motore centrale, batterie da 418 Wh, cerchi da 20” nell’anteriore e da 26” nel posteriore, nonché due tricicli con la doppia ruota e il vano davanti o dietro. Prototipo di interesse si è visto pure nello stand Askoll, con un’e-bike con motore e batterie concentrate nella zona nel mozzo dei pedali ancora coperta da mistero.
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