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E-bike: in Francia nasce la nuova "sottocategoria" per i modelli a funzionamento autonomo

Bici a pedalata assistita o a funzionamento autonomo? Il codice della strada distingue in Italia tra velocipedi e ciclomotori, mentre in Francia un nuovo decreto dà vita alla sottocategoria  L1e-b per i cui veicoli verrà richiesta l'assicurazione RC ma non la targa
E-bike
Parlando di e-bike, il codice della strada distingue in Italia tra velocipedi e ciclomotori. Nella prima categoria (che poi è la stessa delle bici tradizionali) rientrano le cosiddette bici a pedalata assistita, quelle cioè dotate di un motore elettrico ausiliario attivabile solo ed esclusivamente quando si azionano i pedali. Nella seconda categoria rientrano invece le bici a funzionamento autonomo, cioè dotate di un motore elettrico attivabile direttamente dalla manopola, indipendentemente dal fatto che si pedali o meno. Oltre alla presenza dei pedali, al fine di rientrare nella categoria dei velocipedi e, quindi, godere delle stesse norme predisposte per le biciclette tradizionali, le bici a pedalata assistita devono inoltre garantire determinati requisiti, quali per esempio il limite di 0,25 kW di potenza massima del motore a regime di rotazione e l’assistenza del motore elettrico fino alla velocità di 25 km/h. Limitazioni che non esistono per i modelli a funzionamento autonomo, i quali, tuttavia, essendo equiparati ai ciclomotori, richiedono per legge l’utilizzo del casco e la presenza di assicurazione RC moto, targa, patentino, documenti, specchietto retrovisore e fari di posizione.
Questa, dicevamo, la situazione in Italia. E in Francia? I cugini d’Oltralpe si sono in questi giorni mossi in altra direzione, predisponendo con apposito decreto una nuova “sottocategoria” riservata, tra glia altri, anche alle bici a funzionamento autonomo. Indicata con la sigla L1e-b), essa viene riservata a tutte le e-bike ed i veicoli elettrici che non richiedono la pedalata per procedere ma con velocità massima non superiore a 25 km/h e potenza del motore pari o inferiore a 350 W. Anche in questo caso verrà richiesta l’RC ma, a differenza di quanto avviene da noi, i veicoli rientranti in questa nuova sottocategoria - per i quali è comunque richiesta l’omologazione -  non dovranno essere immatricolati (quindi non serve la targa), potranno essere guidati a partire dai 12 anni di età e circolare anche sulle piste ciclabili.
Il decreto, è chiaro, punta a regolamentare con maggior distinguo (e, quindi, anche ad incentivare) l’utilizzo di veicoli elettrici leggeri. Un passo fondamentale alle vaste politiche promesse e portate avanti dal Governo francese in un’ottica di riduzione delle emissioni inquinati nelle principali città del Paese. 
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