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Ebike e scooter elettrici, a New York centinaia di incendi causati dalle batterie

Se difettose, danneggiate o ricaricate in modo errato, le batterie di bici e scooter elettrici possono diventare molto pericolose, specialmente quando vengono tenute all’interno di case e appartamenti. A New York il problema è serio, tanto da indurre il consiglio comunale a proporre interventi specifici 

Batterie incendiarie
Oltre 215 incendi che hanno provocato numerosi feriti e 6 vittime. Questi i numeri resi noti pochi giorni fa dal New York Times in un lungo articolo dedicato ai rischi causati dalle batterie montate su e-bike e scooter elettrici.

I dati sono riferiti al 2022 e alla sola area metropolitana della città: sotto accusa le batterie al litio montate su ebike e scooter.  "Quelle dei veicoli per la mobilità - ha precisato il portavoce dei Vigili del Fuoco - sono grandi, soggette a usura consistente, a intemperie e danneggiamenti”. Quindi se mal conservate, difettose, danneggiate o ricaricate in modo errato, possono prendere fuoco causando gravi danni, soprattutto se la ricarica avviane all’interno delle case, come è consuetudine per le due ruote che sono dotate di batterie estraibili.

 

Le soluzioni sono difficili da trovare

Le soluzioni per questo grave problema non sono né semplici né immediate: c'è chi invita i cittadini a ricaricare i propri mezzi solo di giorno ed in presenza, cosa poco probabile perché le batterie si mettono in carica la notte, quando si torna a casa dal lavoro, mentre altri, oltre a chiedere standard qualitativi più elevati e maggiori controlli su vendita e distribuzione di prodotti di questo tipo, propongono la realizzazione di apposite “bike room” antincendio per il ricovero nei condomini di bici e scooter elettrici.

Il problema è arrivato anche al consiglio comunale di New York che sta valutando una serie di proposte che “includerebbero nuovi standard di sicurezza e certificazione, campagne educative per prevenire gli incendi e restrizioni sull’uso e la vendita di batterie usate o riciclate”.

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