Salta al contenuto principale

E-bike: al via gli incentivi locali 2024

L’Emilia-Romagna rinnova le agevolazioni per l’acquisto di bici a pedalata assistita e per cargo bike elettriche. A Trento l’amministrazione avvia la sperimentazione del bike to work per i propri dipendenti

Quasi 2,4 milioni di fondo

Anno nuovo e ripartono le agevolazioni locali per favorire la mobilità a pedali. Il primo ente ad approvarle è la Regione Emilia Romagna che rinnova un provvedimento che ha riscosso molti consenti in passato, il Bonus Bici. Iniziativa che per il 2024 potrà contare su un fondo di 2.387.000 euro da erogare a favore di coloro che desiderano acquistare una bici a pedalata assistita o una cargo bike elettrica. A poterne beneficiare sono i residenti nei 207 Comuni che hanno firmato il Piano aria regionale dove vivono oltre 4 milioni di persone, pari al 91% della popolazione dell’Emilia-Romagna. Rimangono, però, esclusi i comuni collinari e montani dove l’aria è più salubre, ma anche dove l’e-bike più utile per affrontare le salite senza difficoltà.

 

Richieste telematiche

Il meccanismo che richiedere i contributi rimane quello del 2023 che ha consentito a 6.042 persone di acquisire modelli elettrici. L’incentivo, dunque, è pari al 50% del costo del mezzo acquistato con un limite massimo di 500 euro per bici, tandem e tricicli a batterie non adibiti al trasporto di merce e di 1.000 euro per i modelli da carico. Per ottenere il bonus è necessario registrarsi nell’apposita piattaforma dedicata al Bonus e caricare la fattura o la ricevuta fiscale di acquisto, i propri dati personali (inclusi i dati bancari per ricevere il bonifico) e le altre informazioni richieste. La domanda può essere effettuata entro il 31 dicembre 2024, anche se lo stesso provvedimento che avvia i Bonus 2024 annuncia la disponibilità degli stessi anche per il 2025. Rispetto all’anno passato manca la maggiorazione prevista per la contestuale rottamazione di una vettura.

 

A Trento si sperimenta il bike to work

Se l’Emilia Romagna punta a supportare le vendite di veicoli a emissioni zero, a Trento l’obiettivo è promuovere l’utilizzo dei mezzi a pedale. Per farlo il Comune ha avviato un piano di bike to work riservato ai dipendenti comunali che premierà coloro che sceglieranno di arrivare al lavoro in sella a una bici o a una e-bike. L’iniziativa dovrebbe coinvolgere 150 dipendenti pubblici che verranno monitorati durante il percorso casa-lavoro tramite un’apposita app che traccia il percorso registrando l’itinerario e i chilometri effettuati. Un elemento, quest’ultimo, indispensabile per definire il valore degli incentivi, pari a 0,25 euro per chilometro con una massimo di 2 euro al giorno. Previsto pure un limite massimo mensile fissato a 20 euro. Per coloro che affrontano quotidianamente più di 8 km è stabilito un premio aggiuntivo compreso tra i 20 e i 50 euro per i primi sette dipendenti che hanno percorso più chilometri nel corso di un semestre. Un periodo che equivale alla sperimentazione del progetto bike to work trentino che, oltre a ridurre l’impronta ecologica dei propri dipendenti, si propone di migliorare la mobilità sostenibile. I dati rilevati durante i viaggi dei singoli dipendenti, infatti, serviranno all’amministrazione comunale per monitorare le strade più frequentate dai ciclisti e programmare interventi per renderle più fruibili e sicure. L’iniziativa, per altro, si inserisce nel Piano degli spostamenti casa-lavoro della città che stabilisce 13 differenti azioni virtuose, come la promozione del car pooling o gli sconti sull’abbonamento al trasporto pubblico locale. Un piano che al momento coinvolge i dipendenti (oltre 9.000) di 32 aziende al quale il Comune ha chiesto anche di introdurre nelle proprie sedi parcheggi sicuri, docce e spogliatoi dedicati ai ciclisti.

Aggiungi un commento