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Due ruote a tutto gas, nel primo semestre vendite a +16,8%

Il boom di moto e scooter non si arresta e al giro di boa del primo semestre si registra un incremento delle vendite del 16,8% sullo stesso periodo dell’anno scorso. La crescita del mese di giugno è stata del 4,84% rispetto allo stesso mese del 2022, per un totale di 42.839 veicoli immessi sul mercato.

A trainare sono gli scooter

La locomotiva sono gli scooter con 23.592 immatricolazioni e un incremento dell’11,57%, ma hanno risposto bene anche le moto con 16.932 veicoli targati e una crescita del 5,13%. Male invece i ciclomotori fermi a 2315 unità, corrispondenti a una pesante flessione del 35,87%, ma per fortuna si tratta di una fascia di mercato marginale. Nell’arco dei primi sei mesi dell’anno la crescita delle due ruote viaggia a doppia cifra, 201.922 pezzi venduti significano un + 16,88%. Anche in questo caso a tirare la volata sono gli scooter che arrivano a 102.470 mezzi targati, cioè il 24,93% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; non scherzano nemmeno le moto con 89.450 vendite e un incremento del 13,10%, mentre i ciclomotori accusano il peso di quattro mensilità negative su sei e si fermano a 10.002 veicoli immessi sul mercato, con un calo dei 10,14%.

Calano i ciclomotori

Pesa sulle performance negative dei ciclomotori la frenata del mercato delle due ruote elettriche, fermatosi a 1600 vendite contro le 3541 del 2022, così che il mese di giugno registra una flessione del 54,82%; si chiude in negativo anche il bilancio del semestre con 7237 unità e un calo del 20,38%. Va però tenuto conto del fatto che I numeri dell’anno scorso comprendevano alcune commesse, le quali hanno inciso pesantemente sul confronto. Considerando il momento estremamente positivo, Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), ha commentato soddisfatto: “La nuova domanda di mobilità che viene soprattutto dai centri urbani e il desiderio di libertà e passione che i motocicli sono in grado di soddisfare sono sempre più i due elementi portanti di un mercato che continua a crescere malgrado le incertezze globali, le residuali difficoltà di approvvigionamento e l’impennata inflattiva. Si conferma e rafforza, quindi, il protagonismo che le due ruote hanno riconquistato nella mobilità post Covid e questo accende un ulteriore riflettore sulla rilevanza economica del nostro comparto e sulla necessità di tenere conto con più attenzione dei bisogni dei nostri utenti”. Dall’analisi delle cilindrate emerge come tra le moto siano quelle da 751 a 1000 cm³ a riscuotere il maggior successo nei primi sei mesi dell’anno: 24.718 immatricolazioni e una crescita del 45,97%, mentre sono pressoché alla pari le cilindrate da 251 a 500 cm³ (17. 841, - 0,75%), quelle da 501 a 750 cm³ (17.830, +11,70%) e le oltre 1000 cm³ (17.523, +10,38%). Malino le 125 cm³ (9996, -2,24%) e malissimo la fascia da 125 a 250 cm³ (1362, -24,75%).

Tra gli scooter prevedibilmente i best seller continuano ad essere i 125 cm³ (40.497, +18,29%) ma sono in forte crescita quelli nelle fasce da 251 a 500 cm³ (35.364, +38,02%) e da 126 a 250 cm³ (13.593, +40,89%). Ancora meglio gli oltre 600 cm³ che addirittura arrivano a +125,54% ma su numeri piccoli, 5183 veicoli targati. In calo soltanto la fascia da 501 a 600 cm³ (3690, -24,72%).

 

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