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Ducati 999: café racer secondo Iron Pirate Garage

Nell’officina toscana è nata una nuova naked sviluppata sulla base di una Ducati 999, la maxisportiva di Borgo Panigale con il forcellone bibraccio. Via le carene, scarico basso e codone sostituito con una sella monoposto in stile café racer. La ricetta è "semplice", ma i risultato di grande effetto
Cafè racer pronto pista
Una delle categorie più amate dai customizzatori è quella delle cafè racer, la ricetta è "semplice", si elimina tutto il superfluo da una moto e si aggiungono dettagli retrò per esaltarne l'animo sportivo. È il caso della Ducati 999 Pirate Edition, l’ultima creazione di Iron Pirate Garage di Iuri Castaldi, che, nella sua officina, fa contemporaneamente meccanico, elettrauto, saldatore, tornitore e fabbro. La base di partenza per questa fuoriserie, come suggerisce il nome, è la Ducati 999, la maxisportiva di Borgo Panigale di inizio millennio, tanto discussa dai ducatisti. È stata l’erede della serie 916/996/998, disegnata da Massimo Tamburini e caratterizzata da forcellone monobraccio, doppio faro anteriore, scarico sottosella e l'amatissino “pompone” desmodromico. In fatto di stile, la 999 di Pierre Terblanche, con il suo innovativo gruppo ottico anteriore e il suo forcellone bibraccio, segnava un netto distacco dai modelli precedenti. In pista, tuttavia, la 999 se l’è cavata alla grande: sono ben 3 i titoli conquistati nel Mondiale Superbike durante i suoi 5 anni di vita. Iron Pirate Garage ha deciso di prendere la 999, spogliarla delle carene e darle un nuovo look da naked: è nata così la Pirate Edition. I punti forti sono il faro anteriore minimalista inserito in una tabella portanumero, lo scarico basso che spara verso il cielo e il codino filante da cafè racer. Per il resto, la 999 rimane il solito mostro da pista… Guardate le foto!
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