Delta-XE, superbike elettrica da oltre 300 km/h
Sviluppata dagli studenti dell’Università Twente di Enschede, la nuova Delta-XE va oggi ad arricchire il sempre crescente “listino” delle superbike elettriche semi-artigianali ad alte prestazioni. Il debutto è andato in scena un paio di giorni fa sul Varsselring: vediamo com’è fatta
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Green Planet
Delta-XE
Quarta generazione dal progetto Electric Superbike Twente condotto negli ultimi quattro anni dagli studenti dell’Università Twente di Enschede, in Olanda, la nuova Delta-XE entra oggi di diritto tra le superbike elettriche più prestazionali. Il motivo è presto detto: 202 cv di potenza massima e 170 Nm di coppia, per una velocità massima che supera i 300 km/h. Diamole un’occhiata più da vicino.
A spingerla ci pensa un motore elettrico a magneti permanenti fornito da AE, alimentato da una batteria in polimeri di litio da 13,5 kWh composta da ben 576 celle. Il tutto racchiuso all’interno di un telaio a traliccio in tubi di acciaio al cromomolibdeno accoppiato ad un forcellone scatolato in alluminio abbinato, dietro, ad un monoammortizzatore Öhlins completamente regolabile posizionato sul lato destro e, davanti, ad un’altrettanto preziosa forcella a steli rovesciati con cartucce Öhlins e canne in carbonio-ceramica firmato CeraCarbon Racing. Le ruote sono invece Marchesini in alluminio fresato all’anteriore e VM in magnesio al retrotreno, entrambe con pinze freno ad attacco radiale a quattro pistoncini ricavate dal pieno e prodotte dall’italiana Hel Performance. Infine la carena, in fibra di carbonio e derivata da una Suter MMX500. Il tutto per un peso di soli (ricordiamoci che è un’elettrica) 220 kg.
Sviluppata in un’aula universitaria, la Delta-XE ha debuttato in circuito lo scorso 30 aprile sul circuito stradale di Varsselring di Hengelo (Olanda), pronta a gareggiare (insieme alla sorellina Apex-RS, cioè il precedente modello nato dallo stesso progetto) sin ben quattro gare, due all’interno dell’International Road Racing Championship (IRRC) e altre due al Campionato Internazionale Olandese sul circuito di Assen.
Quarta generazione dal progetto Electric Superbike Twente condotto negli ultimi quattro anni dagli studenti dell’Università Twente di Enschede, in Olanda, la nuova Delta-XE entra oggi di diritto tra le superbike elettriche più prestazionali. Il motivo è presto detto: 202 cv di potenza massima e 170 Nm di coppia, per una velocità massima che supera i 300 km/h. Diamole un’occhiata più da vicino.
A spingerla ci pensa un motore elettrico a magneti permanenti fornito da AE, alimentato da una batteria in polimeri di litio da 13,5 kWh composta da ben 576 celle. Il tutto racchiuso all’interno di un telaio a traliccio in tubi di acciaio al cromomolibdeno accoppiato ad un forcellone scatolato in alluminio abbinato, dietro, ad un monoammortizzatore Öhlins completamente regolabile posizionato sul lato destro e, davanti, ad un’altrettanto preziosa forcella a steli rovesciati con cartucce Öhlins e canne in carbonio-ceramica firmato CeraCarbon Racing. Le ruote sono invece Marchesini in alluminio fresato all’anteriore e VM in magnesio al retrotreno, entrambe con pinze freno ad attacco radiale a quattro pistoncini ricavate dal pieno e prodotte dall’italiana Hel Performance. Infine la carena, in fibra di carbonio e derivata da una Suter MMX500. Il tutto per un peso di soli (ricordiamoci che è un’elettrica) 220 kg.
Sviluppata in un’aula universitaria, la Delta-XE ha debuttato in circuito lo scorso 30 aprile sul circuito stradale di Varsselring di Hengelo (Olanda), pronta a gareggiare (insieme alla sorellina Apex-RS, cioè il precedente modello nato dallo stesso progetto) sin ben quattro gare, due all’interno dell’International Road Racing Championship (IRRC) e altre due al Campionato Internazionale Olandese sul circuito di Assen.
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