Scooter e moto - Dal 6 maggio ripartono gli ecoincentivi
Il Ministero dello sviluppo ha approvato le agevolazioni per acquistare con uno “sconto” del 20% scooter, moto e quadricicli elettrici o ibridi. La prenotazione dei contributi va fatta dalle concessionarie
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Green Planet
Rimangono escluse le e-bike
Attesi a gennaio, gli incentivi per l'acquisto dei veicoli a “basse emissioni complessive” partono il 6 maggio con qualche novità rispetto al passato che fa ben sperare. Se l'anno scorso le risorse si sono esaurite in poche ore e sono state “cannibalizzate” delle auto destinate a flotte e imprese, nel 2014 i privati amanti delle due ruote hanno qualche opportunità in più di ricevere i contributi governativi. A fare ben sperare è l'incremento dei fondi disponibili e della quota destinata ai privati. I primi sono lievitati fino a 63,4 milioni di euro grazie a un residuo dei finanziamenti del 2013 superiore ai 31 milioni. La seconda è passata dal 15 al 50% permettendo a più cittadini di usufruire delle agevolazioni economiche previste dal Ministero dello sviluppo economico in combinazione con quello delle finanze. A limitare le speranze di chi vuole acquistare scooter e moto è il limite del 15% delle risorse destinate ai modelli a “emissione zero” (circa 4,7 milioni di euro), ovvero con rilascio di CO2 inferiore ai 50 grammi/km nel quale rientrano le due ruote elettriche o ibride. Modelli per il quale è previsto uno “sconto” fino al 20% del costo complessivo del veicolo (imposte escluse e al netto di altri sconti del venditore) fino a un massimo di 5.000 euro. Numeri che nel 2015 dovrebbero attestarsi al 15% e a 3.500 euro. Stessi importi e regole sono previsti per i quadricicli elettrici, come la Renault Twizy, mentre rimangono escluse dagli incentivi le biciclette a pedalata assistita, non inserite nel provvedimento per il prossimo biennio. Ricordiamo che il contributo è costituito per il 50% dalla quota messa a disposizione dallo Stato e per il restante 50% dallo sconto applicato dal rivenditore. Per maggiori dettagli sugli incentivi, che possono essere prenotati dal rivenditore a partire dal 6 maggio, ed è possibile consultare l'apposito sito www.bec.mise.gov.it.
Attesi a gennaio, gli incentivi per l'acquisto dei veicoli a “basse emissioni complessive” partono il 6 maggio con qualche novità rispetto al passato che fa ben sperare. Se l'anno scorso le risorse si sono esaurite in poche ore e sono state “cannibalizzate” delle auto destinate a flotte e imprese, nel 2014 i privati amanti delle due ruote hanno qualche opportunità in più di ricevere i contributi governativi. A fare ben sperare è l'incremento dei fondi disponibili e della quota destinata ai privati. I primi sono lievitati fino a 63,4 milioni di euro grazie a un residuo dei finanziamenti del 2013 superiore ai 31 milioni. La seconda è passata dal 15 al 50% permettendo a più cittadini di usufruire delle agevolazioni economiche previste dal Ministero dello sviluppo economico in combinazione con quello delle finanze. A limitare le speranze di chi vuole acquistare scooter e moto è il limite del 15% delle risorse destinate ai modelli a “emissione zero” (circa 4,7 milioni di euro), ovvero con rilascio di CO2 inferiore ai 50 grammi/km nel quale rientrano le due ruote elettriche o ibride. Modelli per il quale è previsto uno “sconto” fino al 20% del costo complessivo del veicolo (imposte escluse e al netto di altri sconti del venditore) fino a un massimo di 5.000 euro. Numeri che nel 2015 dovrebbero attestarsi al 15% e a 3.500 euro. Stessi importi e regole sono previsti per i quadricicli elettrici, come la Renault Twizy, mentre rimangono escluse dagli incentivi le biciclette a pedalata assistita, non inserite nel provvedimento per il prossimo biennio. Ricordiamo che il contributo è costituito per il 50% dalla quota messa a disposizione dallo Stato e per il restante 50% dallo sconto applicato dal rivenditore. Per maggiori dettagli sugli incentivi, che possono essere prenotati dal rivenditore a partire dal 6 maggio, ed è possibile consultare l'apposito sito www.bec.mise.gov.it.
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