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Dakar 2016, Laia Sanz: “Ieri il primo giorno di gara vera”

Ieri la tappa è stata interrotta per le difficili condizioni climatiche ma Laia Sanz non è d'accordo con questa decisione, la spagnola ha concluso in tredicesima posizione, ma avrebbe voluto continuare fino alla fine: “Non si può abbassare l'asticella alla prima difficoltà che si presenta”
"Sono arrabbiata"
La nona tappa della Dakar che si è svolta ieri è stata interrotta a causa delle condizioni climatiche estreme, Laia Sanz ha guadagnato una posizione nella classifica generale (ora è tredicesima) ma non è d'accordo con la decisone presa dalla direzione gara: “Quando sono arrivata al secondo crono della giornata mi hanno fatta fermare, hanno fatto lo stesso con altri piloti, ma un gruppo di 13 o 14 hanno invece potuto continuare fino alla fine. Non sono d'accordo con questa decisione, io volevo proseguire. Questa è la Dakar, dev'essere dura. Oggi è stato il primo vero giorno di Dakar e così dovrebbe essere la maggior parte del rally. Se solo arrivano alla fine 50 moto, arrivano 50 moto, non si può abbassare l'asticella alla prima difficoltà che si presenta. Ci sarà qualcuno che non è d'accordo con me, ma questa è la mia opinione”. Durante la tappa Laia se l'è cavata più che bene: “Mi sono sentita a mio agio alla guida della moto e ho corso bene con Ivan Cervantes per 100 km, prima che mi superasse. Per come era la tappa ho preferito dosare bene le energie perché anche se non erano molti chilometri, il terreno era molto duro, molti tratti erano fuori dalla pista, c'era molto caldo ed eravamo nella tappa marathon. C'è stato un tratto di 40 km fuori pista dove dovevi schivare arbusti e sterpaglia. Molti hanno avuto problemi, ma all'altezza della seconda speciale ero contenta perché nonostante la durezza del percorso ero tredicesima. Sono arrabbiata perché hanno cancellato l'ultima parte”. 
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