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Dakar 2015, Coma: “L'ottava tappa è stato un caos, era meglio non partire”

Dakar news – L'ottava tappa è stata la più dura e molti piloti sono stati costretti al ritiro. Marc Coma è riuscito a restare in carreggiata, ma ha ammesso che le condizioni della giornata, con pioggia, freddo e il sale del lago di Uyuni erano impossibili e sarebbe stato meglio non correre
Superato il limite
La speciale di ieri si è svolta in condizioni climatiche critiche, con un mix  "letale" di pioggia e freddo, conditi con il sale della pista sul lago di Uyuni. Tra le moto c'è stata una selezione che ha ribaltato la classifica generale. Il nuovo leader è Marc Coma che, nonostante la soddisfazione per il risultato, non è tenero con l'organizzazione: “È stato un giorno estremo e siamo stati un po' al limite, la cosa migliore sarebbe stata quella di non partire perché faceva molto freddo e nel Salar c'erano posti con più di mezzo metro d'acqua. L'organizzazione ha deciso di partire lo stesso ed è stato un caos terminare la tappa della sopravvivenza. È molto facile parlare da fuori, perché l'organizzazione fa le sue valutazioni e dovrebbe avere più informazioni di noi, ma continuo a pensare che oggi sia stato superato un limite che non avremmo dovuto superare. Inoltre la combinazione di acqua e sale formava una pasta che ostruiva il radiatore del motore, causando così dei problemi di temperatura che ho potuto risolvere solo grazie all'aiuto di Jordi Viladoms e Ruben Faria. Bisogna sempre cercare l'equilibrio giusto, ogni giorno dobbiamo evitare i problemi. Alla fine vedremo dove arriverò, adesso importa poco”. Marc Coma non lotterà più con Joan Barreda, che fino a ieri era il suo rivale numero uno e da ieri è fuori dalla lotta per la vittoria. In classifica se la dovrà vedere con Paulo Goncalves e Pablo Quintanilla, rispettivamente secondo e terzo.
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