Dakar 2015, Coma: “L'obiettivo è ancora lontano”
Dakar news – La nona tappa di ieri è stata meno impegnativa della precedente, Marc Coma però ha commesso un errore di navigazione e ha dovuto faticare per raggiungere i piloti di testa. Lo spagnolo ora è il leader della classifica ma, con soli cinque minuti di vantaggio su Goncalves, non può permettersi distrazioni
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Coma leader
Dopo l'ottava tappa Marc Coma non deve più confrontarsi con Joan Barreda, sprofondato in classifica e di fatto escluso dalla lotta per la vittoria. Lo spagnolo, anche se ora è il leader della classifica, non può comunque permettersi distrazioni: il distacco da Paulo Goncalves è minimo. Coma è in ogni caso il favorito e potrebbe conquistare una storica doppietta alla Dakar, ma per il momento preferisce tenere un profilo basso e ha commentato così la tappa di ieri: “È stata una giornata difficile, con molta nebbia. Ho commesso un errore di navigazione all'inizio della speciale, così ho dovuto attaccare per il resto della tappa per raggiungere gli altri. In generale è stata una tappa molto meno dura di quella di ieri. Ci troviamo in un momento della gara in cui bisogna andare avanti giorno per giorno. L'obiettivo è ancora lontano”. La decima tappa di oggi è la seconda marathon in programma (in tutto sono quattro), i piloti devono percorrere 891 km, di cui 371 km di speciale. Dal bivacco di Calama, in Bolivia, rientreranno in Argentina a Cachi, passando su un percorso misto di terra, sassi e sabbia, arrivando a toccare addirittura i 4970 metri di quota. Potrebbero esserci altri colpi di scena.
Dopo l'ottava tappa Marc Coma non deve più confrontarsi con Joan Barreda, sprofondato in classifica e di fatto escluso dalla lotta per la vittoria. Lo spagnolo, anche se ora è il leader della classifica, non può comunque permettersi distrazioni: il distacco da Paulo Goncalves è minimo. Coma è in ogni caso il favorito e potrebbe conquistare una storica doppietta alla Dakar, ma per il momento preferisce tenere un profilo basso e ha commentato così la tappa di ieri: “È stata una giornata difficile, con molta nebbia. Ho commesso un errore di navigazione all'inizio della speciale, così ho dovuto attaccare per il resto della tappa per raggiungere gli altri. In generale è stata una tappa molto meno dura di quella di ieri. Ci troviamo in un momento della gara in cui bisogna andare avanti giorno per giorno. L'obiettivo è ancora lontano”. La decima tappa di oggi è la seconda marathon in programma (in tutto sono quattro), i piloti devono percorrere 891 km, di cui 371 km di speciale. Dal bivacco di Calama, in Bolivia, rientreranno in Argentina a Cachi, passando su un percorso misto di terra, sassi e sabbia, arrivando a toccare addirittura i 4970 metri di quota. Potrebbero esserci altri colpi di scena.
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