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Cek Goes to Bonneville, il primo giorno

Come vi abbiamo anticipato qualche giorno fa, il nostro tester Alberto Cecotti è volato a Bonneville per cercare l'impresa in sella a una Ducati preparata dai ragazzi della Scuderia del Sale. Ecco il racconto del primo giorno alla mitica Speed Week, con le prime stupende foto di questa grande avventura
Day 1
Provare a battere un record di velocità non è da tutti, farlo poi nella culla di queste sfide, il lago salato di Bonneville, durante la mitica Speed Week, è ancora più unico. A provarci e a portare il nome di inSella oltreoceano ci ha pensato il pilota-tester-istruttore Alberto Cecotti, nostro grande amico (quante comparative insieme!) e fidato collaboratore. Della sua storia e della moto con cui proverà l'assalto al record di categoria vi abbiamo già parlato qui, ora invece è il momento di vivere questa avventura giorno per giorno, grazie al racconto dei protagonisti e alle loro immagini. Ecco la cronaca del primo giorno, così come ce la raconta il Cek. 

Ci siamo. La Scuderia del Sale al completo è nello Utah, e adesso si inizia a far sul serio.
Io - Alberto Cecotti ndr - ci sono. La moto? Va ritirata. Prima cosa da fare giovedì, quindi, recuperare la cassa contenente la Ducati DuSalt. I suoi creatori Adriano e Fabio, che con passione smisurata e cura minuziosa l'hanno prepararla al sale, si sono sentiti tranquilli solo dopo essersi sincerati che il loro gioiellino fosse arrivato negli USA senza un graffio.
A quel punto il team si è messo in marcia alla volta di Bonneville, che da Salt Lake City dista solo 120 miglia ma che, a bordo di due camper esagerati, ha il vero sapore del sogno americano.

 

Ed eccolo lì, il deserto di sale. È proprio come lo si vede in foto: candido, accecante, infinito. Un luogo estremo, dove non cresce nemmeno un filo d'erba, ma che in questi giorni è più vivo che mai.
Personaggi di tutti i tipi arrivano da ogni parte del mondo, portandosi dietro mezzi dall'aspetto sbalorditivo. E poi rombi di motore e colori sgargianti contribuiscono a creare un'atmosfera unica. Mi sento a casa!

Per poter partecipare alla Speed Week, che inizia il 13 agosto, però è necessario passare le verifiche tecniche e amministrative.
La Scuderia del Sale e io, a dirla tutta, eravamo a rischio con la tuta. A Bonneville si corre da cent'anni e, storicamente, l'abbigliamento accettato era solo quello in pelle. Nel corso del tempo, però, abbiamo assistito a un'evoluzione tecnologica delle tute sportive: sono subentrati materiali innovativi che hanno migliorato la sicurezza e anche il comfort del pilota, come ad esempio gli inserti elastici con funzione traspirante.
Ma alla Speed Week non se ne erano accorti... almeno dino all'anno scorso le attuali tute qui erano fuori legge, costringendo i partecipanti a utilizzare attrezzature datate, ogni anno sempre più difficili da reperire.
Dal 2016, fortunatamente, i commissari hanno aggiornato le regole e, sebbene la pelle sia ancora il materiale predominante, sono consentiti inserti elastici in parti non considerate a rischio.
Ecco, allora, che la tuta realizzata da Alpinestars, privata di protezioni rigide esterne, è stata promossa.
Fino all'ultimo però non avevamo la certezza di passare questi controlli e allora mi sono premunito: in valigia è finita anche una vecchia tuta senza protezioni degli anni '70 di mio papà Alvaro - altro veterano delle due ruote, nonché team manager di questa avventura - che avrei potuto usare.
Discorso simile per il casco, un tempo valeva solo  l'omologazione SNELL americana, da poco è accettata anche l'omologazione europea ECE 22-05. Di conseguenza, il casco X-lite X-802RR fornito da Nolan Group, oltre ad aver passato la verifica, è stato molto apprezzato dai commissari per la grafica italiana replica Fabrizio Pirovano. L'ho scelta per ricordare in questa impresa un mio idolo e un amico che ci ha lasciati lo scorso 12 giugno.
Com'era prevedibile, sottoporsi alle operazioni preliminari con un giorno di anticipo rispetto alla maggior parte dei partecipanti, è stata una mossa intelligente: oggi Adriano e Fabio possono adeguare la moto alle richieste dei commissari, e poi finalmente si comincia con i lanci!!!
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