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California, il caldo "ferma" auto e moto elettriche

Il caldo torrido di queste settimane sta avendo ripercussioni sulla rete elettrica statunitense. Per questo nello stato della California i consumatori sono stati invitati a ridurre il consumo di energia dalle 16 alle 21, rinunciando anche alla ricarica dei veicoli elettrici
No alle auto pulite
Gli Stati Uniti stanno vivendo settimane di caldo fuori scala, con punte che hanno toccato persino i 46,7 gradi rilevati a Sacramento e gli oltre 44 a Los Angeles. Picchi che, oltre ai disagi tipici del caldo, stanno creando problematiche anche alla rete elettrica statunitense, soprattutto nella costa Ovest. Per questo ha fatto discutere un provvedimento dello stato della California che limita il consumi di elettricità nella fascia oraria che va dalle 16 alle 21, limitazioni che colpiscono i "grandi elettrodomestici" enegivori e tra questi le torrette di ricarica per auto e moto elettriche. Un problema serio che ha messo in allerta oltre 40 milioni di cittadini in ben sette stati e che soprattutto sta facendo emergere tutti i limiti della rete elettrica statunitense, obsoleta e, ovviamente sempre più oberata di richieste di energia. Ma se il blocco dei condizionatori può avere un suo ordine di logica, quello che ha stupito è stato il limite alle ricariche di auto e moto elettriche, misura che ha riacceso il dibattito interno circa l'utilità di spingere o meno sulla conversione a una mobilità completamente elettrica. La California, del resto, ha da poco annunciato il divieto di vendita di veicoli termici a partire dal 2035 (esattamente come in Europa), una transizione ecologica forte, che però pare essere minata al suo interno dalla scarsa capacità delle infrastrutture. Se il caldo è riuscito a mettere in crisi una rete elettrica, è difficile ipotizzare cosa succederà quando, dal milione di auto elettriche presenti attualmente su suolo californiamo si passerà a oltre la decina previste per il 2035. Insomma, la situazione è particolarmente spinosa e, a quanto pare, non basterà attendere l'inverno e le temperature più basse per risolverla... 


 
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