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Bulega dopo la vittoria: “Il più bel giorno della mia vita”

Superpole, record della pista e vittoria in gara 1: impossibile un esordio migliore di quello del ventiquattrenne di Montecchio Emilia, campione in carica della Supersport e astro nascente della Superbike

È stato un debutto pazzesco quello di Nicolò Bulega nel round Australia, prima prova del mondiale Superbike. Alla sua prima corsa in questo campionato ha conquistato tutto il possibile: pole position, vittoria in Gara 1 e anche il nuovo record della pista.

C’era una variabile in più del solito: il nuovo manto asfaltato è talmente abrasivo da mettere a rischio la durata degli pneumatici, per cui la direzione gara ha imposto un pit stop tra il 9º e l’11º giro per effettuare un cambio gomme obbligatorio. Per Bulega non ha fatto alcuna differenza, era al comando quando si è fermato e ci è rimasto quando è ripartito. Fino al traguardo, tagliato con oltre due secondi di vantaggio su Locatelli. Tutto facile visto da fuori, ma per l’emiliano un’emozione fortissimai.

“Forse è la giornata più bella della mia vita! – è esploso dopo l’arrivo –. È incredibile; l’ho sognato per tanti mesi ma adesso è realtà. Ho conquistato la pole position, vinto all’esordio e fatto il giro record. Qualcosa di speciale che non dimenticherò mai”.

Sotto il casco c’è scappata anche un po’ di commozione.

“Ho iniziato a piangere un po’, poi le emozioni sono state davvero belle: ho visto tutti i miei ragazzi sulla linea del traguardo con un sorriso grosso e incredibile. È stato bellissimo. Questo team è la mia seconda famiglia, hanno sempre creduto in me. Quando sono arrivato qui dalla Moto2 ero in un momento difficile ma hanno continuato a crederci. Questo è il mio terzo anno con loro e abbiamo iniziato molto bene. Proverò a continuare a regalare loro tanti sorrisi”.

Dall’altro lato del box la delusione di Alvaro Bautista, che fino ad ora non ha tenuto il passo del giovane compagno di squadra. Non ci è riuscito nelle prove e tantomeno in gara, dove è caduto arrivando poi in 15ª posizione. Inevitabile rosicare. Anche lui aveva vinto all’esordio in Superbike ma oggi le cose non gli vanno altrettanto bene.

“Quando vinsi nel 2019 ero davvero un rookie - spiega Alvaro - non conoscevo le gomme, il campionato e la moto. Lui l’anno scorso ha vinto con le Pirelli e questo per lui è il terzo anno con il team, quindi conosce Ducati come moto. Non è facile, specialmente quest’anno in cui ci sono tanti piloti che possono vincere le gare. Complimenti a lui, è bello averlo come compagno di box dato che la sua presenza è una forte motivazione. È un bel pilota da cui imparare in ogni gara”.

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