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BMW R 18, la custom che non c'era - Prezzo e scheda tecnica

BMW ha finalmente presentato l'attesa R 18, la custom anticipata dalla Concept R18 ammirata la scorsa estate al Concorso d’Eleganza Villa d’Este. È davvero bella, essenziale, retrò nelle forme ma “moderna” nella tecnica grazie al nuovo Boxer da 1.802 cm3 e alla dotazione elettronica. La casa bavarese dichiara guerra alle case americane sul loro stesso terreno e senza "copiare": in questa moto c'è tutta la storia e l'esperienza del marchio
Attacco al potere
Quando BMW presentò al Concorso d’Eleganza Villa d’Este dello scorso maggio la Concept R18, in molti rimasero a bocca aperta davanti alle sue linee splendidamente essenziali, una cornice perfetta per il maxi-boxer da 1802 cm3, il vero protagonista della scena. Ebbene, la versione “di serie” non ne tradisce lo spirito ma lo arricchisce: la R 18 (tra il prototipo e la moto di serie si è aggiunto uno "spazio” nella sigla) aggiunge alle doti estetiche tutte le raffinatezze tecniche necessarie per sfidare sul loro stesso terreno le maxicustom d’oltreoeceano.


Sì, perché la R 18 è nata principalmente per strappare quote di mercato alle varie Harley-Davidson e Indian Motorcycles, proponendosi come alternativa “europea” e tecnologica alle classiche cruiser a stelle e strisce. Altro grande obiettivo della R 18 è quella di imporsi come una valida base per personalizzazioni più o meno spinte: molte scelte progettuali servono a semplificare la customizzazione, come il telaio posteriore facilmente rimovibile e molte componenti in metallo smontabili e sostituibili.
La ricetta che sta alla base della R 18 è interessante anche perché mischia insieme dettagli tecnici e stilistici presi a piene mani dalla storia della casa bavarese: i richiami alla splendida BMW R5 degli anni 30 e alla concept R5 Hommage del 2016 sono evidenti, esaltati dal motore tutto nuovo e da una dotazione da viaggiatrice moderna. Una "ricetta" collaudata da parecchio tempo ormai (il successo delle "neo retrò" sul mercato globale è un dato di fatto) che BMW con questo modello innalza allo stato dell'arte. Ogni dettaglio della R 18 è un piccolo gioiello di design volto a creare un ponte tra la storia del marchio e la mobilità odierna. La capacità di fondere il passato con il presente è un esercizio di stile complesso, ma in BMW l'hanno svolto a livelli assoluti.

In questa foto si può ammirare il lavoro fatto dai tecnici per ricreare le linee della R 5, pur variando l'architettura del telaio. Il confronto è impressionante, la R 18 sembra davvero una R 5 più "muscolosa"

Big Boxer
Cuore pulsante della nuova R 18 è ovviamente il nuovo Big Boxer che rilancia il tradizionale motore a cilindri contrapposti, bandiera tecnologica di BMW dall’inizio della produzione nel 1923 a oggi con un'evoluzione continua.
Nonostante l’aspetto "vintage" il Big Boxer è un motore modernissimo: ha quattro valvole per cilindro, doppia accensione, alimentazione ad iniezione e un sistema di gestione elettronica per garantire la maggior coppia possibile assieme a bassi consumi ed emissioni (CO2 129 g/km, consumo medio 5,6 l/100 km) per l'omologazione Euro 5. La distribuzione è una classica monoalbero a camme in testa, come i boxer prodotti un tempo da BMW, ma impiega due alberi a camme (uno per cilindro) posizionati uno a destra e l’altro a sinistra al di sopra dell’albero motore, comandati da catena. Questo ha permesso di avere astine di comando più corte con vantaggi per quello che riguarda il peso e la rigidità.
Il risultato è una potenza massima di 91 CV a 4750 giri e ben 150 Nm di coppia disponibili in maniera costante dai 2000 fino ai 4000 giri. È raffreddato ad aria e olio, con teste e cilindri generosamente alettati, e pesa 110,8 kg compresi cambio e sistema di alimentazione. I semicarter si uniscono secondo un piano di giunzione verticale. A differenza dei boxer a due valvole raffreddati ad aria costruiti da BMW, questo ha un un cuscinetto in più al centro dell’albero motore, per prevenire l’insorgere di vibrazioni dovute alle notevoli masse alterne.
Sempre nel solco della tradizione BMW la frizione è monodisco a secco, ma per la prima volta dotata di sistema antisaltellamento. Il cambio a sei velocità è alloggiato in un carter separato: come optional è disponibile anche la retromarcia comandata da un motore elettrico, attraverso un ingranaggio che permette di invertire la rotazione. La trasmissione finale, non poteva essere altrimenti, è a giunto cardanico con uno splendido albero cromato in bella vista.



Ciclistica di qualità
Il motore Big Boxer è incastonato in un telaio in acciaio a doppia culla e forcellone posteriore con asse incorporato per “simulare” un telaio rigido. La qualità è alta e si nota in ogni dettaglio, dalle saldature tra i tubi di acciaio fino alle parti fuse e forgiate. Nella ciclistica le “somiglianze” con la vecchia R 5 sono più evidenti, a partire dal posteriore con il forcellone che circonda la trasmissione tramite dei collegamenti bullonati e la forcella con steli da 49 mm nascosti nei manicotti. Sia la sospensione anteriore, sia il sistema Cantilever posteriore sono volutamente privi di regolazioni elettroniche per accentuare la filosofia retrò del modello. Che la R 18 sia una moto nata per "essere usata" e non solo ammirata lo conferma la triangolazione sella-pedane-manubrio studiato per essere confortevole e comodo, con le pedane in posizione centrale e la sella posizionata a soli 69 cm da terra. Come sempre BMW offre tutta una serie di accessori per personalizzare il comfort di guida, dai manubri di diversa ampiezza e altezza alle selle di diverso design, compresa la sella "sospesa" Solo Hommage Seat che ricorda il sedile singolo "sospeso" usato nelle moto di un tempo (come la R5, vedi la foto sopra). L'impianto frenante prevede davanti un doppio disco da 300 mm e un disco singolo della stessa misura al posteriore, controllati dall’ABS con azione parzialmente integrale (vale a dire che con la leva al manubrio si agisce anche sul freno posteriore, ma non viceversa). Chiudono la dotazione le ruote a raggi da 19” all’anteriore e da 16” al posteriore.



Dotazione di livello
Se le sospensioni non prevedono controlli elettronici, al contrario il motore è dotato di tutto quanto serve per aiutare il pilota a sfruttare senza rischi le sue prestazioni. I tre riding mode si chiamano Rain, Roll e Rock: Rock'n'Roll, giusto per sottolineare con forza l'attacco frontale ad Harley-Davidson che, del rock ha fatto da sempre la propria bandiera... Rain è ovviamente destinata all’uso su fondo bagnato, quindi con risposta dell’acceleratore addolcita e controlli a livello massimo. Roll è quella giusta per l’uso su ogni tipo di fondo stradale e Rock permette di sfruttare tutta la spinta esuberante del motore. L’equipaggiamento standard comprende inoltre l’ASC (Automatic Stability Control) escludibile e il sistema di controllo della coppia di trascinamento del motore (MSR). A chiudere le “facilitazioni elettroniche” troviamo come già detto la retromarcia, per effettuare manovre in completa sicurezza (la R 18 pesa quasi 350 kg) e l’Hills Start Control per facilitare le partenze in salita. Come opzione di fabbrica sono inoltre disponibili le manopole riscaldate che consentono al guidatore di tenere le mani al caldo quando scendono le temperature. La strumentazione è tutta in un singolo strumento analogico, con un piccolo display all'interno per completare le informazioni.



First Edition
La nuova R 18 sarà proposta inizialmente solo in versione First Edition uguale in tutto il mondo. Nel 2021 arriverà invece la versione standard specifica per i diversi mercati. La First Edition sfoggia una verniciatura nera con filettature bianche che richiama in maniera inequivocabile lo stile delle BMW di qualche decennio fa. A impreziosirla ulteriormente ci saranno cromature aggiuntive, una targhetta sul sedile, una fibbia cromata con scritto “First Edition” e un kit "di benvenuto" che farà la gioia degli appassionati, contenuto in una scatola con l'immagine del motore sul coperchio, comprendente emblemi del serbatoio storico (lettere color rame); storiche viti a taglio (color rame); guanti per il montaggio; cacciavite per il montaggio (utilizzabile anche come portachiavi); tappo “R18 First Edition”; cintura in pelle con fibbia esclusiva “R 18 First Edition” e un libro sui (quasi) 100 anni di storia di BMW Motorrad. Il prezzo: la R 18 First Edition costerà 22.990 euro, una cifra tutto sommato corretta per una moto che rischia di diventare un vero e proprio "oggetto del desiderio" per gli appassionati del marchio bavarese, amanti o meno delle custom. Considerando che kit cromo e pinstriping offerti "di serie" sulla First Edition costerebbero 2.150 euro, è facile ipotizzare che la versione standard, quando arriverà, costerà circa 21.000 euro.


              
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