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BMW brevetta uno nuovo telaio e pensa al tre cilindri

Un nuovo brevetto della casa tedesca mostra un telaio con motore come elemento portante nel quale i bulloni della testata fissano contemporaneamente anche il telaietto del cannotto al motore

Certamente non è la prima volta che un’azienda prende in considerazione l’idea di usare il motore come elemento portante in funzione di telaio. Gli esempi sono molteplici, il più famoso è quello dei modelli Ducati Panigale prima con il bicilindrico a L e oggi con il quattro cilindri: la parte centrale della ciclistica è costituita dal blocco motore nel quale è incentrato il forcellone, mentre il cannotto di sterzo è supportato da un telaietto imbullonato alle teste. BMW però ha fatto un passo avanti in questo concetto, e ha registrato un brevetto nel quale i bulloni della testata fissano contemporaneamente anche il telaietto del cannotto al motore.

 

Una soluzione con diversi vantaggi

Potrebbe sembrare banale ma i vantaggi sono diversi: i cilindri e il semitelaio formano una linea retta e questo aiuta a contrastare le sollecitazioni, inoltre si riducono il numero delle parti – e quindi  leggermente  il peso del veicolo –, ma soprattutto si riducono l’ingombro trasversale e di conseguenza la sezione frontale. È il punto debole di un quattro cilindri trasversale rispetto ai motori a V: in questo modo sarebbe possibile migliorare l’aerodinamica e i costi.

 

Quatto o tre cilindri

C’è un altro punto molto interessante nella richiesta di brevetto, che fa riferimento a un motore ”a quattro o a tre cilindri”. È universalmente conosciuto il quattro cilindri della S 1000 RR, montato anche su altri modelli, ma un motore BMW di serie a tre cilindri non esiste; l’ultimo fu il K75 di parecchi anni fa. Più di recente però la Casa bavarese ne aveva realizzato uno ricavato da una “fetta” del V10 3000 cm³ da Formula 1, intorno agli anni 2000. Tre cilindri di quel motore si avvicinavano molto al limite di cilindrata di 990 cm³ della MotoGP di allora. Addirittura venne allestita una moto completa che venne provata in pista da Luca Cadalora e Jeremy McWilliams ma il progetto non ebbe seguito. Nel 2018 l’irlandese ha twittato che era ”il motore più selvaggio che abbia mai guidato”.

Ogni tanto però si ripropongono le voci di un BMW tre cilindri da moto di minore cilindrata, magari 675 cm³. Il fatto che nel brevetto venga fatta menzione specifica di quel frazionamento è la prova che una macchina del genere viene presa in considerazione.

Ecco il prototipo MotoGP degli anni 2000 con motore 3 cilindri. Alla guida Luca Cadalora

 

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