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Beta: arriva la EVO 2T Factory 2012

Beta presenta la EVO 2T in versione Factory 2012. Disponibile nelle cilindrate di 125, 250 e 300, la nuova race replica sfrutta l'esperienza della squadra ufficiale nel mondiale trial e offre un ricco catalogo di parti aftermarket per le competizioni

Tre cilindrate per professionisti ed amatori

Beta si riconferma il punto di riferimento del trial italiano con le nuove EVO 2T Factory 2012. Sono moto derivate da quelle "ufficiali" utilizzate nel Mondiate Trial e quindi destinate in primo luogo a chi svolge attività agonistica, ma sono adatte anche agli appassionati più esigenti. La nuova EVO a 2 tempi sarà disponibile nelle cilindrate di 125 cm3, 250 cm3 e 300 cm3, tutte proposte con colorazione race replica e numerosi optional installati direttamente dal catalogo aftermarket della casa toscana. Saranno disponibili da marzo al prezzo di 6950 euro (125), 7250 euro (250) e 7450 euro (300), tutti IVA inclusa.


Una vera Race Replica

Ciò che rende affascinante la EVO 2T è la cura maniacale dei particolari per limitare al massimo il peso: per esempio il carter motore in magnesio (del peso di soli 1,5 kg) o il nuovo collettore di scarico che da solo toglie 500 grmmi alla bilancia. I nuovi dischi frizione offrono una maggiore modulabilità della leva e il cambio risulta più morbido e fluido, grazie ad una nuova camma. Ciclisticamente troviamo una nuova piastra forcella in alluminio ricavato dal pieno e anodizzata in rosso, mentre il manubrio regolabile in 6 diverse posizioni consente al pilota di "cucirsi addosso" la posizione di guida. Notevoli anche la forcella con trattamento hyperlox (per favorire lo scorrimento), i dischi freno wave e le nuove gomme X-Light, sviluppate in collaborazione con Michelin e più leggere di mezzo chilo rispetto alle precedenti. Dettagli in alluminio anodizzato rosso, particolari in carbonio e kit grafiche ufficiali Beta Factory Team rendono la EVO 2012 davvero bella e personale.



Beta: dalle bici al fuoristrada

Beta è un marchio fra i più importanti nel nostro paese sia per la storia centenaria che per l'attuale rappresentanza del tricolore nell'off-road internazionale, con moto prodotte interamente in Toscana. Le origini di Beta risalgono al 1904, quando il meccanico Giuseppe Bianchi, nella sua officina di Firenze, decide di produrre biciclette. Soltanto nel 1940 nasce il progetto industriale BETA (acronimo delle iniziali dei soci fondatori, Bianchi Enzo e Tosi Arrigo) che portò alla nascita del primo ciclomotore nel 1948: nient'altro che un motore montato su una bicicletta di loro produzione. Il 1950 porta la collaborazione con l'inglese JAP a cui seguì nel 1952 la produzione della Vulcano 160, la prima moto con motore prodotto "in casa" dalla Beta. I modelli degli anni seguenti furono MT175, Titano 175 e Urano 125. Dopo l'alluvione del '77 - che distrusse lo stabilimento fiorentino - l'azienda si reinventò dedicandosi al fuoristrada e fu così che nacque la Beta come la conosciamo oggi: 13 titoli mondiali tutti vinti nel trial con nomi del calibro di Jordi Tarres e Dougie Lampkin. Dopo un periodo difficile a cavallo del 2000, l'azienda si è risollevata e ora produce moto trial ed enduro con motori totalmente sviluppati al suo interno, prodotti nello stabilimento di Rignano sull'Arno
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