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Auto e moto elettriche, quante colonnine di ricarica abbiamo?

Realizzato da InsideEVs.it, il report “Colonnine in autostrada 2022” mette nero su bianco la carenza di punti di ricarica lungo i quasi 7.000 km di autostrade italiane. In totale, sono poco più di 245. La responsabilità è dei concessionari, teoricamente obbligati a dotare tutte le tratte di loro competenza delle necessarie infrastrutture
Colonnine ne abbiamo?
Quello dello stop alla vendita di auto diesel e benzina entro il 2035 è un obiettivo tanto ambizioso quanto difficile da centrare. Le questioni sul tavolo sono numerose (l’Italia ha non a caso chiesto una proroga al 2040) e riguardano tanto il parco auto e moto - nel nostro paese le elettriche a due o quattro ruote sono ancora pochissime - quanto i punti di ricarica, che ugualmente scarseggiano. Giusto per fare un paragone, contro le 75mila in Francia e le 80mila in Germania, in Italia abbiamo poco più di 30mila colonnine di ricarica.

Ricarica  in autostrada
La questione prende una piega ancor più surreale se si guarda alle sole colonnine presenti lungo la rete autostradale. Un’idea ce la fornisce in questo caso il report realizzato da InsideEVs.it, che nel mese di luglio ha mappato la disponibilità effettiva di colonnine distribuite all’interno delle aree di servizio lungo i 6.943 chilometri di rete autostradale. Risultato: su 506 stazioni di servizio, soltanto 59 dispongono di colonnine, per un totale di 254 punti di ricarica. Numeri che si abbassano ulteriormente se si prendono in considerazione le sole colonnine di ricarica ad alta potenza (quelle cioè da 150 a 350 kW in grado di ricaricare un’auto in un range di tempo compreso tra i 15 e 30 minuti a seconda del modello), con appena 38 stazioni di servizio e 172 punti di ricarica. Pochissimi. Non solo: oltre che poche, le colonnine sono anche mal distribuite sul territorio. Emilia Romagna, Lombardia, Valle d’Aosta e Umbria, per esempio, hanno in proporzione ai chilometri di autostrada più di un’area di servizio attrezzata con colonnine ogni 100 km, mentre le autostrade di Basilicata, Molise e Sicilia ne sono del tutto sprovviste.

Responsabili e soluzioni
Inutile girarci attorno: la responsabilità è dei concessionari autostradali, che per legge sono obbligati a dotare tutte le tratte di loro competenza delle necessarie infrastrutture. L’unica eccezione - specifica però il rapporto - è Autostrade per l’Italia, che attraverso la Free to X ha per il momento attrezzato 27 aree di servizio. ”Dal nuovo Governo auspichiamo più sensibilità e interventi concreti per obbligare le concessionarie ad agire”, ha commentato il direttore di InsideEVs.it Alessandro Lago, proponendo al contempo “sconti per chi viaggia in auto elettrica ed è costretto ad uscire dell’autostrada per le carenza di aree attrezzate”.
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