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Attraverso l’Africa con la Zero DSR

Thomas Jakel e Dulcie Mativo del progetto sociale Africa-X sono partiti dai Paesi Bassi in sella alla DSR Black Forest Edition per giungere sei mesi dopo a Johannesburg, in Sudafrica. Un viaggio di 15.000 km durante il quale la moto elettrica americana si è rilevata affidabile ed economica, grazie anche all’energia gratuita offerta da molti per il rifornimento
Spedizione per il cambiamento
Dall’Olanda al Sudafrica dopo avere lasciato alle spalle 20 paesi e 15.000 km in 6 mesi. Un’impresa resa più significativa perché compiuta in sella a una moto elettrica, la Zero Motorcycles DSR Black Forest Edition, e per il carattere sociale del viaggio. A compierla sono stati Thomas Jakel e Dulcie Mativo, due giovani protagonisti del progetto Africa-X voluto per ispirare le persone a “diventare responsabili del cambiamento e aiutare a sviluppare soluzioni per le sfide imminenti” in ambito sociale, economico e ambientale. Per farlo durante il viaggio hanno intervistato decine di fondatori di start up con idee innovative nel campo della mobilità e dell’energia, dell’agricoltura e dell’istruzione, della sanità e nella fornitura di servizi igienico-sanitari e in molti altri settori. Un excursus tra le buone pratiche del Continente africano che diventerà un documentario distribuito all’inizio del 2020.

“Amica” della Polizia
Partiti dal villaggio di Noord-Scharwoude, nei Paesi Bassi, a luglio, sono arrivati a Johannesburg il 10 dicembre concludendo il viaggio con la consegna della DSR Black Forest Edition al distributore per il Sud Africa “Fire it Up”. Moto divenuta nel corso dei mesi non soltanto il mezzo di trasporto, ma uno dei temi di discussione con le persone incontrate, compresa la Polizia che alla frontiera in Sierra Leone ha voluto un fare un selfie con la Zero e che più volte ha rivolto un saluto militare al duo, forse ingannati dalla livrea mimetica della motocicletta. L’esito, però, è che la DSR “ha aperto molte porte” durante la spedizione, favorendo il dialogo anche durante le pause per la ricarica. “Rifornimento” effettuato soprattutto durante le ore notturne che ha richiesto un’attenta pianificazione del viaggio per non rischiare di rimanere a corto di energia in mezzo ai numerosi tratti impegnativi lungo il percorso, dai deserti fino alle steppe. In compenso, la DSR Black Forest Edition si è rilevata efficiente, con poca manutenzione e molto affidabile. Ad avere problemi, viceversa, è stata l’auto di supporto alla spedizione incaricata del trasporto di bagagli e delle attrezzature di ricarica e video. Una vettura che ha riscontrato problemi irreparabili in Camerun costringendo Jakel e Mativo a vendere buona parte delle attrezzature e proseguire il viaggio in solitaria. Altra nota positiva del viaggio in elettrico riguarda le spese di rifornimento: “abbiamo ottenuto l'elettricità gratuitamente o inclusa nelle nostre tariffe alberghiere, mentre nessuno distribuisce la benzina gratuitamente” ha sottolineato Jakel.
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