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Aprilia RS 660, pronta al campionato MotoAmerica

Accolta con grande favore dal pubblico di appassionati europei, l’RS 660 di Aprilia ha da poco ottenuto l’omologazione anche per il mercato USA. L’occasione perfetta per metterla alla prova tra i cordoli è l’ormai imminente campionato MotoAmerica…
Campionato MotoAmerica
Svelata a EICMA 2019 e finalmente arrivata nelle concessionarie Aprilia ad un anno di distanza, la fortunata (visto il favore di pubblico) RS 660 (qui la nostra prova)è ora pronta al debutto nel campionato MotoAmerica che vedrà la sua prima tappa ad Atlanta nel prossimo weekend. In sella alla media sportiva di Noale, da poco omologata anche sul mercato USA, saliranno nel corso della stagione ben 10 piloti che andranno a riempire la griglia del campionato nazionale Twins Cup, la classe delle medie bicilindriche con cilindrate 4T da 600 a 800 cm3. “Sarà emozionante assistere al debutto in MotoAmerica della nuova Aprilia - spiega Chuck Aksland di MotoAmerica - Abbiamo seguito i progressi della RS 660 da quando è stata annunciata e il nostro staff ha lavorato fianco a fianco con Aprilia per garantire che potesse competere già da questa stagione. In pochi hanno visto, fino a ora, la RS 660 in gara e questa genera tanta attesa per questo weekend. Siamo felici di dare il benvenuto ad Aprilia nel nostro paddock e non vediamo l'ora di lavorare con loro per le stagioni a venire”. “Siamo davvero emozionati nel vedere tanta attesa e attenzione intorno alla nostra nuova Aprilia RS 660 - ha aggiunto Mario Di Maria, Presidente e CEO di Piaggio Group Americas - La RS 660 è un nuovo capitolo per Aprilia e per la nostra storia sportiva, non vediamo l’ora di vederla gareggiare, di seguirla e sostenerla nella sua partecipazione a MotoAmerica”.
Insomma, le premesse per un’eccitante stagione sportiva ci sono tutte: in attesa del prossimo weekend, facciamo un breve ripasso di doti e caratteristiche della 660.

Aprilia RS 660: i numeri
A spingerla ci pensa il bicilindrico parallelo frontemarcia da 660 cm3 e 100 CV dotato di distribuzione bialbero e fasatura a 270° “ottenuto” dal 1100 cm3 equipaggiato dalla sorellona V4 ed abbinato ad un impianto di scarico con singolo terminale. Da vera Superbike l’elettronica: al comando del gas Ride-by-Wire è abbinata una piattaforma inerziale a sei assi che permette di gestire il pacchetto di aiuti elettronici APRC; ci sono cinque Riding Mode studiati per regolare il comportamento dei controlli elettronici e un evoluto ABS cornering, più una lunga serie di altre “diavolerie” come l’ATC controllo di trazione regolabile, l’AWC sistema di controllo di impennata regolabile, l’ACC cruise control, l’AQS cambio elettronico che funziona in inserimento e scalata, l’AEB che gestisce il freno motore e, giusto per non farsi mancare nulla, diverse mappature motore. Non da meno ciclistica e sovrastture, progettate per offrire il meglio nella guida sportiva un’ottima aerodinamicità. Telaio e forcellone (asimmetrico) sono in alluminio, mentre forcella da 41 mm (Kayaba) e monoammortizzatore sono regolabili. Il prezzo? 11.050 euro.
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