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Alessia Polita, parla il fratello Alex: "Mia sorella è un leone"

Alessia Polita incidente: il fratello Alex questo weekend tornerà in gara a Imola, con un nuovo team e tante motivazioni. Non ha mai pensato di smettere anche se il pensiero corre sempre alle condizioni di Alessia: “Farà di tutto per recuperare il recuperabile”
Uniti e forti
La famiglia Polita, abbiamo imparato a conoscerla in questi giorni, è forte, coriacea e piena di vita. Nonostante la disgrazia che si è abbattuta su Alessia, paralizzata dalla vita in giù a seguito di un incidente di gara, “I Polita” sono più uniti che mai e pronti ad andare avanti. Alex, fratello di Alessia, questo weekend a Imola tornerà alle gare, con un team nuovo e moto nuova. Intervistato dal sito Portobello's racconta come sta andando in questo periodo e soprattutto, rassicura tutti sulla forza di volontà di Alessia: “Alessia è molto forte. Ha iniziato le terapie di riabilitazione, sa che c'è molto da fare. A volte è carica, altre comprensibilmente un po' meno, ma farà di tutto per recuperare il recuperabile. Io, invece, non so descriverlo bene, mi sento come fossi dentro a un acquario, ma stranamente andare in moto mi riesce ancora più facile. In questi giorni sto lavorando al Mugello per prepararmi alla gara di Imola in programma questo fine settimana. Il circo deve continuare!” L'incidente che ha colpito Alessia, paradossalmente, ha fatto scoprire quanto amore e quanto affetto c'è intorno a questa famiglia. La pagina Facebook Lady Polita Onlus, conta ormai 42.000 “like” e la famiglia è sommersa da un affetto incredibile: “Siamo rimasti letteralmente spiazzati, sommersi da un mare d'amore. L'incidente di Alessia ha scosso il mondo della moto e non solo. Riguardo la nascita della Onlus è stato tutto molto semplice: vista l'eco suscitata e le tante offerte di aiuto che ci sono arrivate, abbiamo pensato a questa formula. Le spese da sostenere sono tante e dopo le terapie a Montecatone pensiamo di andare all'estero, le proveremo tutte per ridare ad Alessia la migliore funzionalità possibile del suo corpo. Ma quando succedono queste cose cambia totalmente la visione del mondo. Mi sono reso conto di quanto sono fortunato per quello che ho e, anche se sembra paradossale dirlo in questo momento, ci siamo resi conto di essere una famiglia fortunata, perché abbiamo tanta gente intorno, tanti amici, tanto affetto. Così abbiamo pensato che la nostra notorietà può fare da riflettore anche per altre situazioni. La Onlus servirà adesso a sostenere le cure di Alessia ma poi sarà indirizzata anche ad altri progetti, ad aiutare chi non ha la nostra visibilità.Alex, poi, si congeda con un pensiero sulla sicurezza in moto. C'è chi dice che la pista è sempre più sicura della strada: “Io invece sono sempre più convinto che il destino degli uomini è scritto. Qual è il posto più sicuro che ti viene in mente? La casa, no? Bene nel reparto di Alessia c'è un ragazzo che se ne stava sdraiato nel letto di casa sua, gli è caduto un quadro in testa e adesso è tetraplegico, parla fissando con gli occhi una lavagnetta...”
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