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Alessia Polita: "Non rinnego nulla, tantomeno la moto”

Alessia Polita News - Lady Polita dalla sua pagina facebook si sfoga con chi non rispetta lei, il suo fidanzato Eddi La Marra e la loro passione: le moto sono un punto fermo della loro vita e non accetta chi afferma che, scegliendo di correre in pista, “se la sono cercata”
La rabbia di Alessia
I piloti sono una categoria di persone speciali, capaci di sacrificare tutto per la loro passione, disposti a qualsiasi sacrificio per migliorarsi anche di un "solo" decimo di secondo, se questo serve per raggiungere il traguardo prefissato. In pista e nella vita alle volte può andare bene e altre volte, purtroppo, no. Alessia Polita e Eddi la Marra lo sanno bene, fidanzati e vittime entrambi di un brutto incidente in moto, mentre si dedicavano completamente alla loro passione. Alessia ha perso l'uso delle gambe e sta lottando come una leonessa per cercare di realizzare l'irrealizzabile, Eddi, invece, sta recuperando dopo un incidente che lo ha tenuto in coma per giorni. I due sono sommersi dall'affetto di tutti i motociclisti e dal popolo del web che riempiono le loro bacheche facebook con messaggi di auguri e incoraggiamento. Purtroppo però alcune persone (fortunatamente poche) non riescono a comprendere la loro passione e cercano di dire la loro ripetendo il solito luogo comune: "Troppo pericolo, ve la siete cercata". Alessia, da buona jesina, non ci sta e ieri ha deciso di rispondere a quanti la prendono di mira: “Non mi serve essere di esempio a nessuno! Dentro Montecatone e nel mondo ci sono tante e forse troppe persone che si trovano nella mia condizione e anche peggio e ognuno di noi, con fatica, sofferenza, giorni stralunati, giorni duri e dolorosi, sono andati avanti in un modo o nell altro!! Non mi interessa farmi vedere che sono una persona forte, perché mi sono rimboccata le maniche come tutti qua dentro e ho preso consapevolezza di quello che sto vivendo, anche piangendo, anche stando in giro la notte e chiedermi perché... In fondo ci sono milioni di stronzi, pedofili, assassini, che meriterebbero questa sofferenza che noi siamo costretti a vivere e non capisco perché debba toccare certe cose a chi non lo merita. Molti dicono con cattiveria e ignoranza... Nessuno le ha chiesto di andare un moto... Avete ragione, ma c'è chi decide di studiare per diventare avvocato e chi decidere di andare avanti nello sport!!! Io ho sacrificato tutto per le moto e non me ne pento!!! Molti si aspettano chissà cosa debba fare quando esco da Montecatone.... Vorrei soltanto far conoscere che cos'è la disabilità... Perché rimanere paralizzati non è soltanto non muovere più le gambe, ma davvero molto di più, forze, anzi, sicuramente quello che c'è dietro è peggio di rimanere su una sedia a rotelle. Quello che ci è successo a noi qua dentro è dura... Ci vuole forza... Quella che TUTTI sono costretti a trovare dentro di se quando succedendo queste cose e non capisco perché certa gente abbia il cervello così ridotto e con quale voglia di stare ancora a sparare cattiverie e stronzate. Questa è una dura battaglia per tutti qua dentro, cambi il modo di vedere e vivere le cose... Ma ognuno di noi andrà avanti... In un modo o nell altro. E tu muoviti che eri il mio aiuto più grande! Le chiacchiere poi volano al vento!”
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