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Alessia Polita: “A due anni dall'incidente, sempre più grintosa”

Il 15 giugno 2013 la vita di Alessia Polita è cambiata. Un tragico impatto a Misano le ha portato via l'uso delle gambe ma lei non si è arresa e, tra mille difficoltà, è riuscita a riprendere in mano la sua vita. Gambe o no, l'amore per la velocità non si è mai sopito e Alessia lo ha coltivato in mille modi, dai kart al lancio col paracadute. Fra i progetti futuri la pilota non esclude le corse in macchina, del resto, se una è nata per essere veloce, lo è con tutto.
Da ammirare
Il 15 giugno di due anni fa, sul circuito di Misano, la vita di Alessia Polita è radicalmente cambiata. Pilota di moto tra le più veloci e capace, in carriera, di mettersi dietro più di un maschietto, il suo destino si è infranto sulle protezioni di Misano, togliendole l'uso delle gambe e la possibilità di tornare in moto. L'incidente però non le ha scalfito la voglia di lottare  e, dopo un 2013 passato dentro e fuori dal centro di Montecatone a causa di complicazioni dovute all'incidente, Alessia ha trovato "la quadra" della sua nuova vita ed è tornata la leonessa di sempre, intervistata da motosprint, ha raccontato: “Dietro ad una paralisi ci sono tanti aspetti che la gente non conosce. Primo fra tutti quello dei dolori, che ti accompagnano costantemente, qualche volta ti danno tregua ma poi tornano a farsi sentire fino a toglierti le forze. Sulle gambe non ho sensibilità, ma il dolore lo avverto, non è incredibile? Alle volte vorresti rimanere a cena fuori con gli amici, invece devi rientrare perché hai bisogno di metterti distesa…” Lady Polita, il 15 giugno a mezzanotte, ha scritto un post significativo su Facebook, che dice tanto di come sta vivendo la sua situazione: “Perché se ci pensi... Siamo già il 15 giugno!!! 2 anni fa di oggi alle mie gambe erano rimaste solo 9 ore di cammino!! Solo 9 ore ancora per sognare!!! Perché se ci pensi ti rendi conto che non riesci a non farti domande interminabili dandoti le risposte più assurde!!!! Ognuno abbiamo la nostra data da ricordare... Ognuno di noi ha il nostro 15 giugno, chi più grave e chi meno. Nella vita si può morire... Ma si può anche rinascere e il risveglio non sarà sempre come noi vorremmo!! Buona notte a tutti voi... Anche se per me credo che questa sia una notte molto lunga e un giorno quasi infinito!!! Ciao gambette mie!!!!” Alessia, nonostante tutto, è riuscita a ritrovare la sua indipendenza e ha ripreso a fare anche qualche bella esperienza: “Alla fine posso fare tante cose. Viaggio in macchina da sola, posso sbrigare le faccende quotidiane, posso lanciarmi con il paracadute… e lì altro che l’adrenalina che ti dà la moto… Quelle sono cose che se non si provano non si possono nemmeno immaginare!” E le moto? Le corse? Se per le prime le difficoltà sono oggettive, le seconde Alessia non le ha del tutto accantonate: "A rimettermi in moto non ci penso perché ero abituata a viaggiare a livelli altissimi, ero arrivata a schierarmi nel mondiale Supersport... Ho provato con i kart e mi dicono che sono veloce. Adesso vorrei provare a correre in macchina, magari nei rally, oppure in pista e spero che qualche team che dispone di una vettura adattata mi faccia provare”. Dall'incidente di due anni fa è poi nata la Lady Polita Onlus che devolve il ricavato ai progetti di ricerca e di cura per lesioni spinali croniche e usa anche per le sue stesse attività. Proprio in quella fatidica data è stata lanciata la linea di abbigliamento con il suo immancabile numero 51 e lo slogan “All together we can do it”. “A due anni precisi dall’incidente, vogliamo andare avanti sempre più grintosi”.
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