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Alessia Polita, ancora un ricovero

La pilota jesina è stata nuovamente ricoverata a causa di forti dolori addominali. Per lei si prospettano ancora giorni di ricovero nella struttura di Montecatone, la stessa dove ha sostenuto la prima parte di riabilitazione dopo l'incidente. Noi non possiamo che farle i nostri più sinceri auguri di pronta guarigione
Ale non mollare!
Apprendiamo dalla pagina facebook di Alessia Polita che la sfortunata pilota jesina è stata nuovamente ricoverata per un problema che le causa dei forti dolori addominali. La notizia è trapelata dagli “stati” di facebook di Alessia e dalle numerose risposte di Alessia ai suoi amici e fan. Al momento non se ne sa di più, se non che si tratta di una brutta tegola per Alessia, alle prese con la riabilitazione dopo il grave incidente della scorsa estate e che l'ha costretta su una sedia a rotelle. Tra comprensibili alti e bassi di umore e una  nuova passione per i kart, la 29enne jesina affronterà anche questa prova con la stessa grinta che aveva in pista. Qui sotto pubblichiamo un commento postato pochi giorni fa da Alessia sulla pagina della sua onlus "Lady Polita". Abbiamo scelto queste parole, certo un po' pessimiste, non solo perché tratteggiano nitidamente ciò che davvero “è un pilota”, ma anche per “costringervi” a cliccare qui e leggere i relativi commenti e l'affetto dei tanti ammiratori. I più commoventi e senza dubbio i più belli sono quelli di chi, come lei, è affetto da paraplegia e la sprona a lottare e a cercare con ogni forza tutto il bello che ancora offre la vita. Non mollare Alessia!
"L' insegnamento migliore che ho ricevuto da mio babbo è stato quello di avere sempre e continuamente "fame". Fame di correre, fame di vincere, fame di salire in moto anche quando correvamo in condizioni pietose, fame di non mollare MAI. Non c'ho impiegato molto a capire che nella vita io non dovevo mai avere limiti in quel che facevo e questo stile di vita mi ha portato ad andare forte in moto, raggiungere traguardi quasi impossibili e in più mi ha dato quella competizione unica che avevo dentro anche giocando a bocce. Questo pensiero mi ha portato ad affrontare tante tantissime cose nel vita e soprattutto a sperimentare qualsiasi cosa avevo di fronte. Certe volte mi diceva... Alessia sei una donna, purtroppo hai un limite fisico... e io "ma scusa, ho due braccia e due gambe come loro, fammi tentare..." ho provato fino alla fine, nonostante nel 2013 abbiamo rasentato la disperazione... ho dato tanto e preteso tanto da me stessa... e adesso, se mi sento disperata a stare su una sedia, non credo ci sia nulla di male. Perché oggi quel limite mi è stato imposto dalla natura. E per chi vive con la concezione di poter far tutto, starsene qui a guardare è veramente frustrante e doloroso. E se qualcuno mi dice puoi fare tante cose, io allora vi rispondo, siediti una settimana qua e poi mi dite quante poche sono le cose che io posso fare... e credetemi anche qua sopra io mi pongo davvero pochi limiti, quelli che mi pongo, sono quelli che mi obbligano a guardare scorrere la mia vita sopra una sedia perché le mie gambe non si muovono più."
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mauro xx
Sab, 05/31/2014 - 10:25
Alessia, so che il sostegno che ti possiamo dare è minimo e solo “a parole”, però veramente devi sapere che siamo con te e che tifiamo per te! Ciao