Addio a Franco Sabatini, patron della Milano-Taranto
Si è spento all’età di 83 anni Franco Sabatini, inventore e organizzatore della rievocazione storica della Milano-Taranto. La manifestazione è uno degli eventi d’epoca di maggiore successo, è già arrivata a 34 edizioni
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Addio a Sabatini
Dopo una lunga malattia, si è spento all’età di 83 anni Franco Sabatini, inventore e organizzatore della rievocazione storica della Milano-Taranto. La manifestazione è uno degli eventi d’epoca di maggiore successo, è già arrivata a 34 edizioni e Sabatini oltre ad organizzarle aveva preso parte a 24 di esse, alla guida di una moto. È proprio per corrervi personalmente che aveva dato il via alla sua “creatura”, dopo avere costruito per diversi anni biciclette per il marchio “Gino Bartali” dell’indimenticato campione di ciclismo.
«Lasciato Bartali sono tornato ai motori – ebbe a raccontare lo stesso Sabatini –, mettendo a punto la strategia per realizzare il mio sogno di ragazzo, fare la Milano-Taranto, ormai soppressa da decenni. Avevo 50 anni e mi sono detto “Caro Franco, se non te la organizzi da solo, non riuscirai mai a correrla. L’ho fatto… Ho avuto il nullaosta e me la sono organizzata. La prima è stata nel 1987, partenza all’Idroscalo di Milano a mezzanotte, 55 al via. Caddi a Bologna rompendomi la clavicola, ma io ho una pellaccia e sono sempre ripartito, perché a cavallo della moto rinasco. Infatti oltre ad organizzarle ne ho corse 24, col record di 300 partecipanti tre anni fa, difendendo questa mia “creatura” contro tutto e contro tutti».
Sabatini lascia la moglie Wilma e le tre figlie Lina, Natalina e Claudia, che lavoravano con lui all’organizzazione della Milano-Taranto, e continueranno a portarla avanti.
Dopo una lunga malattia, si è spento all’età di 83 anni Franco Sabatini, inventore e organizzatore della rievocazione storica della Milano-Taranto. La manifestazione è uno degli eventi d’epoca di maggiore successo, è già arrivata a 34 edizioni e Sabatini oltre ad organizzarle aveva preso parte a 24 di esse, alla guida di una moto. È proprio per corrervi personalmente che aveva dato il via alla sua “creatura”, dopo avere costruito per diversi anni biciclette per il marchio “Gino Bartali” dell’indimenticato campione di ciclismo.
«Lasciato Bartali sono tornato ai motori – ebbe a raccontare lo stesso Sabatini –, mettendo a punto la strategia per realizzare il mio sogno di ragazzo, fare la Milano-Taranto, ormai soppressa da decenni. Avevo 50 anni e mi sono detto “Caro Franco, se non te la organizzi da solo, non riuscirai mai a correrla. L’ho fatto… Ho avuto il nullaosta e me la sono organizzata. La prima è stata nel 1987, partenza all’Idroscalo di Milano a mezzanotte, 55 al via. Caddi a Bologna rompendomi la clavicola, ma io ho una pellaccia e sono sempre ripartito, perché a cavallo della moto rinasco. Infatti oltre ad organizzarle ne ho corse 24, col record di 300 partecipanti tre anni fa, difendendo questa mia “creatura” contro tutto e contro tutti».
Sabatini lascia la moglie Wilma e le tre figlie Lina, Natalina e Claudia, che lavoravano con lui all’organizzazione della Milano-Taranto, e continueranno a portarla avanti.
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