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6° Convention Bergamaschi: il futuro del mondo dei ricambi

In scena a Verona in concomitanza con il Motor Bike Expo, la 6° Convention Bergamaschi ha chiamato a raccolta alcune delle voci  più autorevoli del settore moto e ricambi. Una tre giorni che è servita a fare il punto della situazione, ma anche a “prepararsi” alle tante novità a cui il mercato sta andando  in contro

6° Convention Bergamaschi
“Capitale delle due ruote”, in occasione dell’ultimo Motor Bike Expo, Verona è stata teatro per la presentazione delle principali novità ma anche per l’organizzazione di interessanti incontri legati al mondo della moto. Tra questi anche la 6° Convention Bergamaschi, durante la quale il noto distributore italiano ha presentato ai suoi clienti, con l’aiuto di un parterre di prestigio, la strada che intende intraprendere. 

Una “tre giorni” impegnativa, che nella giornata centrale ha svelato agli oltre 180 partecipanti le novità in serbo per il 2023. Ad aiutare Domenico Mainoli, General Manager di Bergamaschi, si sono dati il cambio sul palco esperti conoscitori del segmento automotive, che hanno spiegato quali dinamiche legate al mercato del ricambio auto possono essere applicate anche a quello del mercato moto.

Il punto secondo GIPA
Da citare l’intervento di Marc Aguettaz, Country Manager di GIPA, cioè una delle società con la maggiore conoscenza dei canali di distribuzione e di riparazione, e osservatorio di riferimento sui comportamenti della post-vendita. Aguettaz ha in particolare messo in luce come, nonostante la grande variabilità del mercato del nuovo, l'aftermarket, che dipende dalla dimensione del parco circolante, rimane resiliente nei momenti di crisi. Le prospettive per i prossimi anni sono molto positive, per le opportunità che rappresenta la mobilità a due ruote nel contesto economico-sociale. La diffusione dei modelli Euro 5 e la cultura digitale rappresentano per l'aftermarket indipendente le sfide maggiori, che solo le officine integrate in una rete strutturata potranno affrontare con successo.

Lucio Cecchinello
"Il valore del Team"
Il noto team manager della MotoGP ha raccontato ai presenti l’importanza di mantenere l’armonia all’interno di un gruppo che punta al podio nella classe regina del motosport. Il lavoro di squadra è importante in ogni contestoe implica il lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune. Un team deve condividere le responsabilità, prendere decisioni in modo collaborativo, imparare l’uno dall’altro, nel senso di condividere le competenze per fare in modo che tutti possano migliorare le proprie abilità professionali. Non sono mancati aneddoti “da pista” legati ai piloti che nel corso degli anni hanno “militato” in quello che oggi è considerato il miglior Team indipendente della MotoGP.

Bergamaschi – Domenico Mainoli
Il punto sul progetto Ride Up e le novità 2023
Al momento le officine indipendenti affiliate al network Ride Up creato da Bergamaschi sono 84 (Premium/Pro) e altre 32 sono in attesa di candidatura. Il target al quale si punta a fine 2023? La bellezza di 170 centri affiliati. E non è finita. Mainoli si è spinto oltre indicando in 300 le officine Premium/Pro entro il 2025.
Interessante il focus sulla formazione tecnica, portata avanti in partnership con MTS (Motorsport Technical School) e con YSS R&D Italy. Con l’obiettivo di preparare la rete all’innovazione e alle nuove tecnologie impiegate sulle moto moderne, sono previsti a tal proposito corsi tecnici su diversi argomenti (diagnosi, elettronica, motore, sospensione) in modo di accompagnare le officine Ride Up in un percorso di crescita e aggiornamento professionale. In aggiunta a questo percorso di formazione, e grazie ad una collaborazione con YSS R&D Italy, le officine della rete hanno anche la possibilità di diventare YSS Service Center ufficiali, con strumenti adeguati ai “sospensionisti” più preparati.

 

 

 

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