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Valentino Rossi e Tony Cairoli, le carriere in parallelo dei nostri più grandi campioni

Tony e Vale fanno 18 titoli iridati insieme, da vent'anni ci regalano gioie e vittorie e per entrambi è arrivato il momento di dire basta. Uno si è legato a Yamaha, l'altro a KTM, con cui continuerà a lavorare anche dopo il ritiro. E intanto le giovani leve sono cresciute sia in MotoGP che nel motocross
Tony Cairoli ha detto basta: tra una settimana il 9 volte iridato compirà 36 anni e nonostante il suo livello di performance sia ancora al top della MXGP, per il nostro campione è arrivato il momento di staccare la spina. Curiosamente la carriera del pilota di Patti terminerà in contemporanea a quella di Rossi, e dall’anno prossimo ai nastri di partenza delle due massime competizioni mondiali mancheranno all’appello ben 18 titoli equamente divisi tra i due fenomeni.

Percorsi paralleli
18 stagioni nel motocross internazionale sono una enormità, assolutamente equiparabili alle 26 del Dottore. L’off road “consuma” il pilota più della pista, ed è un miracolo sportivo che Toni sia ancora lì a giocarsi un mondiale, a meno di trenta punti dal leader della classifica, Tim Gajser. Meno fortunati sono stati gli ultimi anni di Valentino, che dal 2017 in poi non ha più vinto una gara e che non trova più il feeling giusto con questa MotoGP.

Numeri impressionanti
In senso assoluto non mancano certo le vittorie in ambo le bacheche: 93 i successi di Cairoli, 115 quelli di Rossi. Tony è di sei anni più giovane rispetto a Valentino, e la sua prima affermazione in una gara del mondiale risale al 2005, quando Vale era già una leggenda che si avviava a conquistare il proprio settimo titolo, il secondo in Yamaha. E se entrambi hanno corso per la casa di Iwata, per Tony si tratta degli inizi di carriera, mentre Rossi ha legato i suoi destini alla casa giapponese per ben 16 stagioni. Cairoli dal canto suo è ormai da una vita in KTM, e rimarrà con Mattighofen anche dopo il termine dei suoi giorni da pilota.

Gli eredi
In entrambi i casi si è temuto che i due campionissimi lasciassero il campo senza che ci fossero degni sostituti, ma ora finalmente si inizia a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel. In MotoGP, Francesco Bagnaia e Franco Morbidelli ormai fanno parte del circolo dei vincenti, mentre nel motocross Mattia Guadagnini è secondo nel mondiale MX2, nel suo anno da rookie.
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