SBK 2019, il circuito thailandese è il più impegnativo per i freni
SBK news – Delle sette frenate del circuito thailandese, sei sono altamente impegnative, la pista del Chang International Circuit è quella più ostica per l’impianto frenante, i tecnici Brembo ci spiegano perchè
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Il massimo della difficoltà
Il campionato mondiale delle derivate di serie è tornato in pista sul Chang International Circuit, in Thailandia, per il secondo appuntamento stagionale. La Superbike corre qui da cinque stagioni e la pista si è sempre contraddistinta per temperature particolarmente elevate. Secondo i tecnici Brembo questo è in assoluto il circuito più impegnativo per i freni.
La pista è composta da 12 curve e da 7 punti di frenata; la prima sezione è caratterizzata da lunghi rettilinei e frenate stop and go mentre nella parte centrale le curve sono più rotonde e ravvicinate. Nel corso di un giro i piloti fanno ricorso ai freni per quasi 25 secondi e la media sul giro è sui 176 km/h. Nei 20 giri di gara i freni sono usati per oltre 8 minuti e, considerate anche le elevate temperature ambientali, c'è il rischio di un innalzamento pericoloso delle temperature dei dischi in acciaio.
Delle 7 frenate del Chang International Circuit 6 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre la restante è di modesta difficoltà.
La più dura in assoluto è la terza curva perché le Superbike vi arrivano dopo un rettilineo lungo un chilometro: dai 305 km/h frenano per 5,4 secondi per impostare il tornante a 70 km/h. Durante la frenata la pressione dell’impianto frenante raggiunge i 10,8 bar. Per essere completata la frenata richiede ben 236 metri.
Ugualmente lenta (70 km/h) è la frenata alla curva 12 a cui le moto si presentano a 253 km/h di velocità: i freni vengono usati per 4,7 secondi con un carico sulla leva di 5,3 kg. In quell’arco di tempo le Superbike percorrono 192 metri.
Terza in ordine di importanza è la prima curva dopo la partenza: anche in questo caso il carico sulla leva è di 5,5 kg e la pressione dell’impianto di 11,8 bar ma la frenata è più corta, “solo” 3,4 secondi e 156 metri.
Tutte le curve nella parte intermedia della pista invece richiedono spazi e tempi di frenata più ridotti, ma comunque non banali. Alla curva 5 la frenata dura 3,4 secondi ma la decelerazione è di 1,2 g.
Cliccate qui per vedere gli orari diretta TV su Sky, su Eurosport e su TV8.
Il campionato mondiale delle derivate di serie è tornato in pista sul Chang International Circuit, in Thailandia, per il secondo appuntamento stagionale. La Superbike corre qui da cinque stagioni e la pista si è sempre contraddistinta per temperature particolarmente elevate. Secondo i tecnici Brembo questo è in assoluto il circuito più impegnativo per i freni.
La pista è composta da 12 curve e da 7 punti di frenata; la prima sezione è caratterizzata da lunghi rettilinei e frenate stop and go mentre nella parte centrale le curve sono più rotonde e ravvicinate. Nel corso di un giro i piloti fanno ricorso ai freni per quasi 25 secondi e la media sul giro è sui 176 km/h. Nei 20 giri di gara i freni sono usati per oltre 8 minuti e, considerate anche le elevate temperature ambientali, c'è il rischio di un innalzamento pericoloso delle temperature dei dischi in acciaio.
Delle 7 frenate del Chang International Circuit 6 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre la restante è di modesta difficoltà.
La più dura in assoluto è la terza curva perché le Superbike vi arrivano dopo un rettilineo lungo un chilometro: dai 305 km/h frenano per 5,4 secondi per impostare il tornante a 70 km/h. Durante la frenata la pressione dell’impianto frenante raggiunge i 10,8 bar. Per essere completata la frenata richiede ben 236 metri.
Ugualmente lenta (70 km/h) è la frenata alla curva 12 a cui le moto si presentano a 253 km/h di velocità: i freni vengono usati per 4,7 secondi con un carico sulla leva di 5,3 kg. In quell’arco di tempo le Superbike percorrono 192 metri.
Terza in ordine di importanza è la prima curva dopo la partenza: anche in questo caso il carico sulla leva è di 5,5 kg e la pressione dell’impianto di 11,8 bar ma la frenata è più corta, “solo” 3,4 secondi e 156 metri.
Tutte le curve nella parte intermedia della pista invece richiedono spazi e tempi di frenata più ridotti, ma comunque non banali. Alla curva 5 la frenata dura 3,4 secondi ma la decelerazione è di 1,2 g.
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