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MotoGP Starting Grid: in Thailandia la sfida mondiale entra nella fase decisiva

Bagnaia e Martin sono separati da soli 27 punti, a Buriram sarà importante soprattutto non sbagliare e gli outsider potranno approfittarne. Marquez svela un retroscena della sua separazione da Honda: ha telefonato a Pedrosa per chiedere consiglio

Dopo l'incredibile gran premio d'Australia vinto da Zarco e perso da Martin, il motomondiale fa tappa in Thailandia per il quart'ultimo appuntamento stagionale. Andiamo a vedere le novità sulla griglia di partenza insieme al nostro Guido Sassi, in MotoGP Starting Grid.


Cosa succede
Mentre il mondiale entra nella fase decisiva della lotta tra Bagnaia e Martin, Marc Marquez continua a tenere banco. Sul sito motogp.com, voce ufficiale di Dorna, è uscita una intervista rilasciata a DAZN Spagna nella quale l'otto volte campione del mondo svela di avere telefonato a Dani Pedrosa per chiedergli consiglio sul passaggio in Ducati. "L'ho chiamato dopo il gran premio del Giappone, per parlare da pilota a pilota". La replica di Pedrosa non aggiunge molto, ma fa comprendere quanto Marc fosse combattuto. "Da pilota KTM non posso dare consigli, ma quello che ho capito è che lui voleva avere un punto di vista differente, anche perché sono stato anche io per un lungo periodo in Honda".
Insomma, persino Marquez può avere dei dubbi sull'essere all'altezza di certe sfide, come abbandonare la casa che nel bene e nel male gli ha dato tutto, per andare a correre con una moto di una scuderia privata.


Che numeri
27 sono i punti di vantaggio di Bagnaia su Martin, in ogni weekend un pilota ne può guadagnare fino a 37 e mancano 4 appuntamenti al termine del campionato. Il mondiale è apertissimo, ma da adesso in poi sarà fondamentale non sbagliare più. Pecco è già caduto 5 volte, Martin 3, ma la scelta della gomma posteriore morbida di sabato scorso vale quasi un altro errore. Ora l'inerzia del mondiale sembra tornata dalla parte di Bagnaia, ma tra gare bagnate e con 8 Ducati in pista il campione del mondo dovrà stare sempre molto sul pezzo.


La sfida
Il vero problema è che andare forte senza esagerare non è una equazione semplice da risolvere, tanto più in un campionato serrato come questo. Il rischio del correre conservativi non è arrivare secondi, ma vedersi sorpassare dai vari Bezzecchi, Zarco, ora anche Di Giannantonio, tanto per rimanere in Ducati. E poi ci sono le due Aprilia di Espargarò e Vinales, la KTM di Binder. A Martin in fondo è successo proprio questo a Phillip Island: ha sbagliato una gomma e da primo si è trovato quinto, perdendo 14 punti in un sol colpo.


Pista che vai
La MotoGP ha debuttato a Buriram piuttosto di recente: la prima gara del motomondiale è stata corsa nel 2018, ma le edizioni disputate sono state solo 3, per via dello stop Covid di due anni, nel 2020 e 2021. Marc Marquez ha dominato tanto il primo anno che il secondo, quando ha sorpassato Fabio Quartararo all'ultimo giro, all'ultima curva, vincendo non solo la gara ma anche il mondiale. L'anno scorso invece si è imposto Miguel Oliveira, vincendo un gran premio corso sotto la pioggia e regolando Jack Miller al termine di un bel duello. La pista è un misto di frenate decise e allunghi nella prima e ultima parte, mentre nel mezzo si sviluppa una sezione di misto. Anche quest'anno bisognerà prestare attenzione al meteo: le previsioni non sono ottimali, i vari Binder, Miller, Oliveira e Zarco si stanno già fregando le mani.

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