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MotoGP nei primi test a Sepang cambiano i protagonisti

MotoGP news - La seconda giornata di test a Sepang si è chiusa in anticipo per maltempo, ma su asciutto i tempi si sono abbassati di un secondo rispetto al giorno precedente e sono cambiati anche i protagonisti

KTM precede la Yamaha
In attesa che cominci il primo test pre-stagionale a Sepang, sul circuito malese sta a dando in scena lo "shakedown" in cui i collaudatori, il debuttante Pedro Acosta e i piloti delle Case che hanno le concessioni, possono iniziare a lavorare sulle loro moto. Nella seconda giornata il maltempo (cliccate qui per leggere il resoconto del primo giorno) tipico del sud-est asiatico, ci ha messo lo zampino, costringendo i piloti a rientrare ai box un'ora prima del previsto, ma prima sono successe cose interessanti.

Intanto i tempi sono decisamente migliorati dal primo giorno, abbassandosi di un secondo, il più veloce è stato Pol Espargaro, nuovo collaudatore per KTM. Lo spagnolo ha fermato il cronometro sull'1'58.241 precedendo per oltre due decimi e mezzo Fabio Quartararo. Il francese, pilota ufficiale Yamaha, ha potuto tornare in pista grazie alle concessioni di cui gode quest'anno la Casa di Iwata e aveva a disposizione le M1 con specifiche 2023 e 2024. Come lui anche il nuovo compagno di squadra Alex Rins, che ha segnato il quarto tempo a quattro decimi dal primo. 

Acosta va forte
Tra i due ha chiuso il debuttante Acosta, che si sta misurando con la nuova classe e sulla KTM RC16 paga 7 millesimi di ritardo da Quartararo. Quinto tempo per Dani Pedrosa, a quattro decimi dal primo, ultimo pilota dei presenti a guidare la moto austriaca. Guardando alle novità tecniche è apparsa un'ala sul parafango anteriore della moto di Pedrosa, ma ha portato qualcosa di nuovo anche Aprilia: sulla RS-GP nelle mani del collaudatore Lorenzo Savadori è apparso un nuovo codone.

A rappresentare Honda in pista c'erano Luca Marini (concentrato soprattutto sulla posizione in sella), Joan Mir, il collaudatore Stefan Bradl, e i due portacolori del team LCR Johann Zarco e Takaaki Nakagami. Sulla moto portata in pista da Bradl la Casa giapponese ha lavorato sul posteriore, mentre Ducati con Michele Pirro ha fatto vedere nuovi fianchetti della Desmosedici GP.

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