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MotoGP interviste - Loris Reggiani: “Lorenzo in Ducati? Non se ne farà nulla”

Il Gran Premio d’Austria è in pieno svolgimento e abbiamo intervistato Loris Reggiani per commentare i temi caldi del momento: i possibili movimenti di mercato con Lorenzo protagonista, la sfida Marquez-Dovizioso e gli obiettivi di Marquez per il futuro prossimo
"Dovi è un combattente"
Il Motomondiale ha cominciato la seconda parte di stagione con un Marc Marquez sempre più incisivo e Ducati che insegue a fatica. Anche per questo, dopo il Gran Premio della Repubblica Ceca, si è iniziato a parlare di alcuni movimenti di mercato che vedono Jorge Lorenzo pedina principale, la nostra Serena Zunino ha fatto una bella chiacchierata con Loris Reggiani che ha commentato tutti i temi caldi del momento.

È scoppiato il caso di Jorge Lorenzo, possibile il suo passaggio in Pramac nel 2020 o è fantascienza?
Non trovo la cosa tanto eclatante se non per il fatto che Lorenzo possa pensare di rientrare in un team satellite. Dall’Igna e Lorenzo sono grandi amici e si stimano da sempre, da quando correvano in 125. Dall’Igna ha voluto a tutti i costi portare Lorenzo in Ducati, convintissimo di vincere il mondiale se non subito, entro due anni. Lui pensava di avere una moto superiore alle altre e che Lorenzo fosse quello che poteva guidarla al meglio. Ha perso la scommessa, ma nella seconda stagione Lorenzo aveva iniziato a vincere gare, anche di prepotenza. Secondo me è rimasto un po’ l’amaro in bocca. La grossa responsabilità dell’addio è da imputare a Lorenzo per il suo grande ego: non gli erano piaciute le parole di Domenicali ed era andato in Honda. Sempre per il suo grande ego era convinto di creare dei problemi a Marquez. Ora evidentemente ha capito che Marquez non si batte neanche con la stessa moto e che lì non ci cava un ragno dal buco. In Ducati nel frattempo non vincono, e anzi vincono meno di prima. Mi sembra fisiologico e normale che ad un certo punto i due – Lorenzo e Dall’Igna – si ritrovino e si parlino. L’unica possibilità ora è legata al posto di Miller.

Quanto è reale questo passaggio?
Secondo me non se ne farà nulla per due motivi: perché Lorenzo dovrebbe farsi un bagno di umiltà notevole per decidere di andare in un team satellite e dovrebbe anche tornare indietro, ovvero ammettere che con la Honda non riesce a essere veloce. Dall’altra parte in Pramac hanno un pilota che sta dando cenni di una certa velocità. Secondo me Miller finora non è riuscito a esprimersi nel migliore dei modi. Sarebbe un peccato. In più c’è il discorso della filosofia Pramac, ovvero far crescere piloti giovani per portarli alla corte Ducati.

Se dovesse esserci questa mossa, questa quali altri movimenti scatenerebbe?
Si libererebbe un posto in Honda e potrebbe andarci Miller. Secondo me sarebbe una scelta decisamente migliore di quella che avevano fatto lo scorso anno prendendo Lorenzo. Miller in squadra creerebbe anche meno problemi a livello di box e comunque potrebbe essere un giovane interessante nel caso in cui Marquez un domani decidesse di andare via.
Oppure si portano dentro Nakagami a costo zero. Però se Miller è a piedi, io fossi Honda non me lo farei scappare. E poi c’è anche Alex Marquez, e se arrivasse lui nel team sarebbe armonia perfetta...

Il mercato piloti si è aperto anche in Superbike, dove pare ormai ufficiale che Bautista lasci Ducati per andare in Honda.
Ammetto che la Superbike la seguo meno, questa comunque è una notiziona. Mi piacerebbe farmi dire da Bautista cos’è successo lì dentro durante questa stagione. Dopo il dominio dell’inizio e poi il disastro nella seconda parte, ora c’è questo clamoroso addio… Honda poi non mi sembra per il momento altrettanto competitiva. Decidere di andarsene lì, per quante promesse ti possano fare, mi fa pensare sinceramente che dev’essere successo qualcosa di grosso.
Bautista è andato vicinissimo a vincere il titolo in Superbike, se fossi in lui sarei rimasto lì per riprovarci. Bastava rimettere un po’ le cose a posto.

Questo weekend si correrà il GP d’Austria, l’unica pista del calendario dove finora Marquez non ha ancora vinto…
Mi sa che mancherà solo qualche giorno, purtroppo! Negli ultimi tre anni Marquez ci è sempre arrivato molto vicino, e quest’anno sembra che sia lui sia Honda abbiano fatto un altro piccolo step. A questo punto mi sa che sono pronti a vincere anche qui. Dovi è un combattente e non molla fino all’ultimo.

Ho parlato Pernat, secondo lui Dovizioso ha bisogno di stimoli, di un compagno di squadra che lo motivi, così com’è successo nel 2017. Tu cosa ne pensi?
Questa è la lettura più ovvia che si possa fare. Parlando con lui e con le persone che lo circondano è venuta fuori un’altra verità. Qualche anno fa Ducati è stata la prima a riuscire a interpretare al meglio le Michelin, cosa voleva dire media/morbida/dura a differenza delle Bridgestone, e anche in ottica gara. Oltre a questo vantaggio era arrivata da poco la centralina unica ed era la stessa che Ducati usava già, quindi conosceva l’elettronica molto meglio degli altri. Inoltre il motore, era decisamente superiore a tutti gli altri. Queste tre cose insieme erano un bel vantaggio, il difetto era che la moto non girava a centro curva, e ancora non si è risolto. In questi anni gli avversari non sono stati fermi e Honda ha anche colmato il gap di motore. Secondo me è anche vero che Ducati non ha più i vantaggi tecnici che ha avuto negli ultimi anni. E se continuiamo a pensare al 2017 non c’erano né Suzuki né Yamaha. Prima c’era da battere solo Marquez, adesso ci sono anche Rins, Vinales e Quartararo. È più dura.

Facciamo una previsione per il 2021: Ducati cosa può fare per convincere Marquez a firmare con loro?
Provare a mettere sul piatto della bilancia una quantità di soldi tale da farlo barcollare, come aveva fatto con Lorenzo. Io credo che Marquez prima di andare via dalla Honda vuole essere sicuro di aver pareggiato i conti o battuto i record di Valentino Rossi. Questo è il suo obiettivo primario: demolire Valentino Rossi. Ha questa fissa nella sua testa dal 2015. Non credo riusciranno a portarlo via da lì fino a quando non ha fatto questo.
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