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MotoGP 2023, Lorenzo: “Marquez non stravolgerà la sua guida”

MotoGP news – L’ex pilota ha commentatol a sanzione che è stata data a Marc Marquez per l’incidente in Portogallo: "Dai Commissari devono arrivare sanzioni severe per evitare che si esageri troppo a livello di aggressività"

Sanzione favorevole? Ecco cosa ne pensa Lorenzo
Marc Marquez ha stupito tutti il sabato nel Gran Premio del Portogallo, quando ha ottenuto la pole position e il terzo posto nella Sprint. Qualcosa di incredibile considerando il livello attuale della sua Honda RC213V, ma il giorno successivo è stato protagonista di un incidente nel corso del primo giro. Intervistato dal programma televisivo "El Larguero" in onda su Cadena Ser Jorge Lorenzo ha dato la sua opinione su tutto: “Se Marquez cade da solo, va contro il suo fisico, ma quando ci sono altri piloti colpiti, spetta agli Steward intervenire. Dai Commissari devono arrivare sanzioni severe per evitare che si esageri troppo a livello di aggressività”. Ora Honda ha fatto ricorso perché la sanzione data a Marquez – due long lap penalty – era stata data per il GP d’Argentina e successivamente la dicitura era stata sostituita, dando la sanzione che alla prossima gara in cui correrà. Lorenzo ha commentato: “Honda dovrebbe vincere l'appello, perché quello che è scritto è scritto. Un regolamento non si può cambiare. L'essere giusto o ingiusto è una cosa, ma il regolamento scritto si può cambiare solo dopo che è trascorso un certo tempo. Questo cambiamento non è giusto per Marc, anche se forse non lo è per gli altri piloti colpiti dalla caduta”.

"Marc ha già 30 anni..."
Sull’aggressività tipica di Marquez in pista ha detto: “Non si può avere tutto in questa vita. Non si può godersi un pilota così aggressivo pensando che non succeda nulla. Marc sa stupire tutti come nel sabato di Portimao. Ma ha anche il suo lato cattivo, che lo porta a dover sempre mettere il coltello tra i denti e dare il massimo, persino se non si trova completamente a suo agio con la moto, non è il suo circuito e non ci sono condizioni favorevoli”. Però non pensa che possa cambiare: “Marc ha già 30 anni. Direi che è impossibile stravolgere la sua guida. Piuttosto lui dovrà decidere se vuole continuare a rischiare fino alla fine della sua carriera o se sarà disposto a ottenere meno vittorie, ma anche meno cadute e più punti”.

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