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MotoGP 2022, a Portimao si frena per il 33% della durata della gara

MotoGP news – Il Mondiale arriva in Portogallo, prima tappa europa. è un tracciato mediamente impegnativo per i freni. A dirlo sono gli ingegneri Brembo, che lavorano con tutti i piloti della MotoGP e che ci spiegano le caratteristiche salienti di Portimao
Dopo Qatar, Indonesia, Argentina e Texas la MotoGP  arriva in Europa a Portimao, in Portogallo. Si tratta della 17esima edizione del GP del Portogallo, ma solo la terza per il circuito dell’Algarve che è mediamente impegnativo per i freni. I tecnici Brembo spiegano infatti che il disegno della pista con continui saliscendi che rendono difficile per i piloti calibrare le staccate. Risulta quindi fondamentale disporre di un’ottima pompa freno e di regolarla sulle proprie necessità.

Il focus sulla pompa radiale
Tutti i 24 piloti in pista usano la pompa radiale Brembo, Brembo depositò nel lontano 1985 il primo brevetto per una pompa radiale, nata per soddisfare le esigenze del racing, in particolare quella di un minor ingombro. L’anno dopo equipaggiò la Yamaha YZR OW di Eddie Lawson che proprio in quella stagione si aggiudicò il Campionato del Mondo della classe 500.

Anche per le moto stradali
Traendo ispirazione dalla lunga esperienza maturata in MotoGP, Brembo ha realizzato la pompa radiale R19RCS Corsa Corta, perfetta per chi guida la moto nel tempo libero, sia su strada che in pista. Una delle particolarità è la possibilità offerta al pilota di regolare la corsa a vuoto (cioè il bite point) su 3 diversi livelli.
In altre parole, il guidatore può regolare la fase non attiva della frenata, decidendo il punto in cui il sistema frenante inizia a generare pressione, in funzione del proprio stile di guida o delle condizioni dell’asfalto o meteorologiche. Con la R19RCS Corsa Corta si può inoltre settare l’interasse di azionamento a beneficio del feeling del pilota che a seconda di asfalto, meteo e percorso può scegliere il setup che preferisce.

Le frenate più difficile
A Portimao in 10 delle 15 curve i freni vengono usati per un tempo complessivo sul giro di 32 secondi, pari al 33% della durata della gara. Per la Superbike le staccate sono le medesime ma la durata differente: meno di 31 secondi al giro, equivalenti al 31% del tempo totale della manche.
Le tre frenate più dure del tracciato sono tutte comprese nelle prime 5 curve, anche se alla curva 13 la perdita di velocità, lo spazio e il tempo di frenata sono superiori alla curva 3: inferiori sono però la decelerazione e la pressione del liquido frenante. Dalla partenza alla bandiera a scacchi il carico totale sulla leva del freno supera di poco gli 8 quintali.
Delle 10 frenate solo una è classificata come impegnativa per i freni, un’altra è di media difficoltà e le restanti 8 sono scarsamente impegnative. La staccata più dura per le MotoGP è la prima dopo il traguardo, complice un rettilineo di 969 metri: i prototipi passano da 336 km/h a 120 km/h in 4,7 secondi in cui percorrono 259 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 4,7 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,8 g mentre la pressione del liquido freno raggiunge i 14,1 bar.

Cliccate qui per sapere gli orari diretta TV e in differita del GP di Portimao.

Ecco il calendario 2022 della top class e la classifica del campionato.
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