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MotoGP 2022, ad Austin tre frenate impegnative su 10

MotoGP news – Quanto vengono sollecitati i freni Brembo sul Circuito delle Americhe? A raccontarlo sono proprio i tecnici dell’azienda bergamasca, che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della categoria regina. Ecco alcune curiosità della pista texana
L'impegno di Brembo nel Mondiale
Dall’Argentina la MotoGP si sposta al nord, negli Usa, più precisamente Texas, dove il Circuito delle Americhe è pronto a ospitare il quarto Gran Premio stagionale. Secondo gli ingegneri Brembo la pista rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni e in una scala da 1 a 5 si è meritata un indice di difficoltà di 3. La celebre azienda bergamasca anche quest’anno fornisce sistemi frenanti personalizzati a tutti i 24 piloti della MotoGP e l’impegno si estende anche ai team di Moto2 e Moto3: il 100 per cento dei piloti delle due classi utilizza le pinze Brembo, il 90 per cento le pompe, l’80 per cento le pastiglie e il 50 per cento i dischi in acciaio. Ma non solo Mondiale, da quest’anno Brembo fornisce i propri impianti alle moto della categoria King of the Baggers che gareggiano al MotoAmerica: per migliorare le staccate e assicurarsi una costanza di rendimento per l’intera gara, queste cruiser dotate di valigie laterali, parabrezza enormi e un peso minimo di 281 kg impiegano pinze GP4-RR, dischi PISTABASSA, pastiglie Z04 e pompe RMC BilletGP.

I dati più interessati del quarto GP
Sul Circuito delle Americhe ogni giro i piloti della MotoGP utilizzano i freni 10 volte, lo stesso numero del circuito di Portimao che però è più corto di quasi un km. Al Circuit of the Americas i freni sono in funzione per 37 secondi ogni giro. Solo Silverstone e Sepang con 38 secondi e Losail con 40 secondi vantano un valore superiore. La pista alterna grandi velocità, con due tratti in cui si superano i 300 km/h, a curve lente: 6 di queste vengono affrontate a meno di 100 km/h. Anche i tempi di impiego dei freni presentano una notevole varianza, con valori che oscillano tra 1,5 e 6,8 secondi. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ogni pilota esercita un carico sulla leva di quasi 10 quintali. Delle 10 frenate 3 sono classificate come impegnative per i freni, altrettante sono di media difficoltà, mentre le restanti 4 hanno un’incidenza leggera sugli impianti frenanti.  La più dura di tutte è quella alla curva 12: le moto arrivano a 339 km/h e frenano per 6,8 secondi per scendere a 65 km/h. I 323 metri della frenata comportano un carico sulla leva di 5,6 kg e una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del fluido freno Brembo HTC 64T raggiunge i 12,1 bar.

Per gli appassionati
Chi possiede una Harley-Davidson o una Indian, o anche bagger di altri costruttori ma non le utilizza in pista, presenta esigenze differenti. Per tutti loro è disponibile una gamma di prodotti Upgrade chiamata Custom che trova il suo fulcro nella pompa RCS, anche nella variante RCS Corsa Corta, entrambe dotate del sistema brevettato da Brembo per la regolazione dell’interasse leva. Per migliorare comfort e performance frenante, oltre a rafforzare il carattere della moto, si possono sostituire le pinze di serie con le pinze .484 in alluminio racing ricavate dal pieno. All’estetica generale possono contribuire anche i dischi freno, a partire dai Black 11’’ che possedendo una campana di diverso materiale sono inoltre meno soggetti a stress termo meccanici.

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Ecco il calendario 2022 della top class e la classifica del campionato.
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